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La storia di una strada. Il convegno a Dicomano sul Passo del Muraglione

Interessanti interventi. La storia di una strada è anche la storia di un territorio

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La mostra sul Muraglione La mostra sul Muraglione © Aldo Giovannini
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Come avevamo copiosamente annunciato in vari servizi su OK!Mugello, sia di presentazione che di recensione, dopo l’inaugurazione (19 ottobre 2019) della grande lapide restaurata sul monumentale muro in cima al Valico del Muraglione, in seguito a quell’evento molto partecipato dalle autorità Tosco Romagnole, dal Mugello, Val di Sieve (San Godenzo, Dicomano, Borgo San Lorenzo, Rufina) e dalla Terra del Sole ( Portico di Romagna, San Benedetto, Rocca San Casciano, Premilcuore, Modigliana, etc, etc.), si è tenuto a Dicomano un grande convegno per portare a conoscenza tutti quelli che sono stati i motivi dell’apertura di questa strada per unire la Romagna alla Toscana.

Quindi lo scorso sabato (9 novembre 2019), con la sala del Consiglio Comunale gremitissima, i numerosi e qualificati relatori hanno dissertato sul tema: “1836 - Ecco il Muraglione che unisce, la nuova strada provinciale di Romagna”, con una serie di interventi che hanno aperto e sezionato quella che è stata l’incredibile ed inedita storia dell’apertura di questo tronco stradale, al tempo del Granduca Lepoldo di Toscana (grande ed illuminato statista), che ha unito la Romagna con la Toscana, scavalcando l’alta rocciosa catena appenninica scendendo verso San Godenzo e Dicomano per congiungersi alla piana della Sieve che unisce il Mugello e la Val di Sieve.

Le relazioni sono state tante, iniziando dal padrone di casa, il sindaco Stefano Passiatore, quindi il sindaco di San Godenzo Emanuele Piani, il vice sindaco di Rufina David Majone, poi Fiammetta Capirossi, consigliere regionale (che hanno portato tutti i saluti delle amministrazioni civiche). Poi gli interventi di Giancallisto Mazzolini (classico nome risorgimentale - ndr), dell’Accademia degl’ Incamminati di Modigliana e di Fabio Bertini del Coordinamento Toscano dei Comitati Risorgimentali, che hanno ricordato quali sono state le tappe che hanno portato alla restaurazione della grande lapide storica sul passo del Muraglione, grazie a molti amici, che hanno collaborato ricordando fra gli altri l’amico Massimo Ragazzini, “deux machina” della complessa macchina organizzativa, grazie al quale siamo venuti gentilmente a conoscenza, alcuni mesi orsono, di questa magnifica pagina della nostra terra.

I relatori ufficiali, coordinati e presentati da Susanna Rontani, hanno preso per mano i numerosi astanti entrando in quel contesto, di cui sopra, e parlando della decisione di costruire la 'barrocciabile' dalla terra di Toscana alla terra di Romagna. Prima l’arch. Esther Diana, direttore del centro di documentazione per la storia dell’assistenza e della sanità (Tema: “La Romagna Toscana prima del Muraglione, strade perfide, sassose e strette”), quindi la Prof.ssa Giuseppina Carla Romby dell’Università di Firtenze (Tema: “La strada rotabile di Romagna. Progetti ed ingegneri: 1782-1836”), e il prof. Andrea Giuntini, dell’Università di Modena, il quale aggiungiamo noi grande appassionato amatore ciclista che predilige il Passo del Muraglione (Tema: “Aprì al commercio più breve via. La realizzazione della strada del Muraglione fra Romagna e Toscana: 1832 – 1836”), questi relatori come scriviamo ognuno nel loro specifico settore hanno praticamente spiegato con dovizia di particolari, proiettando sullo schermo una documentazione inedita, mai vista, estremamente interessante, venuta fuori dagli scaffali dell’Archivio di Stato, documentazione dicevamo ancora impregnata di mota dell’alluvione del….1964, con tutti i particolari di questa costruzione fin dalle sue radici di fine ‘700.

Applausi a non finire. Dopo un interessante intervento del prof. Luciano Cavasicci, il convegno è terminato con gli interventi di Sergio Casprini, presidente del Comitato Fiorentino del Risorgimento e Alessandro Minardi, del Comitato Risorgimentale Romagna-Toscana. Al termine tutti gli intervenuti si sono portati della sala attigua per inaugurare e visitare la mostra storico fotografica e iconografica sul Muraglione composta da circa 80 immagini visive di grande formato che riproducono carte geografiche, immagini e documenti originali dell’epoca, molti dei quali tutt’ora inediti e ritrovati dopo un lungo e paziente lavoro di ricerca a cura Susanna Rontani, che ha curato anche l’organizzazione di tutta la manifestazione e da Pier Luigi Farolfi, stampando anche e donato ai presenti di un bel catalogo, dove fra le altre cose ricorda che “ Leopoldo II° di Toscana sostenne e finanziò la realizzazione della seconda parte della strada di Romagna-“.

Portiamo a conoscenza che la sala del Consiglio Comunale di Dicomano ospiterà fra breve due conferenze relative al terremoto del Mugello in occasione del 100° Anniversario (1919-2019). La prima avrà luogo sabato 30 novembre 2019, alle ore 16,30 e vedrà relatore Adriano Gasparrini che presenterà il suo libro “ – Quando la terra tremò – Il terremoto del 29 giugno 1919”. La seconda conferenza che avrà luogo sabato 14 dicembre 2019, alle ore 16,30 sarà tenuta dallo scrivente di queste note, che vedrà la proiezione di circa 100 immagini fotografiche e iconografiche, alcune inedite, di questa immagine tragedia che colpì la nostra terra. Infine ricordiamo che nel 2021 si celebra il 700° anniversario della morte di Dante, che fra San Godenzo e la terra del Sole, fu una terra onorata dalla presenza del Divino Poeta, e fra giorni OK!Mugello ospiterà un interessante scritto su San Benedetto in Alpe di Massimo Ragazzini su questa straordinaria secolare pagina storica.

Nelle foto. Foto 1: La foto ricordo, lo scorso 19 ottobre 2019, dopo l’inaugurazione della lapide del Muraglione. Foto 2: Panoramica della Sala del Consiglio Comunale di Dicomano durante il convegno. Foto 3: L’intervento di Fabio Bertini, del coordinamento Toscano dei Comitati Risorgimentali della Toscana. A sinistra il sindaco Stefano Passiatore e a destra la consigliera regionale Fiammetta Capirossi. Foto 4: Un particolare della significativa mostra fotografica e iconografica curata da Susanna Rontani e Pier Luigi Farolfi

(Foto cronaca di A. Giovannini)

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