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L'esperienza della mugellana Diletta Oretti. Dal teatro agli audiolibri al doppiaggio

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Diletta Oretti Diletta Oretti © N. c.
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La giovane doppiatrice (e non solo) mugellana Diletta Oretti “presta” la sua voce a “Venti di parole” delle Viandanti d’inchiostro. Ma facciamo un passo indietro. Diletta Oretti ha frequentato l’Accademia Teatrale di Firenze dove ha studiato tecniche di recitazione, dizione, mimica e scrittura scenica, appoggiandosi allo studio di testi teatrali classici e contemporanei, decidendo poi di concentrare i suoi studi sull’utilizzo della voce in vari ambiti. Sempre all’Accademia Teatrale di Firenze ha portato a termine il percorso di studi di Dizione e Public Speaking. Dedicandosi poi alla lettura di audiolibri come donatrice di voce per utenti che non possono leggere autonomamente. Recentemente ha superato le selezioni per l’ammissione all’Accademia del Doppiaggio ed ha iniziato a vedere i frutti della sua grande passione. 

Un grandissimo traguardo è stato collaborare con Matteo Lanfranchi, direttore della casa editrice In riga Edizioni di Bologna, che le ha dato l’opportunità di dare “voce” all’audiolibro: “Venti di parole” scritto dalle Viandanti d’Inchiostro. In questi giorni il lavoro è approdato sulla piattaforma Audible (una società di Amazon) regalando loro tanta emozione. 

L’audiolibro “Venti di parole” viene presentato dall’editore, come un cocktail d’eccezione: “Pesare un bel mucchio di parole, né troppe, né troppe poche. Aggiungere una tazza di realtà a temperatura ambiente – con qualche goccia di colorante per renderla meno grigia – un quintale di leggerezza, e un cucchiaio di femminilità. Mescolare, montando il tutto a neve ben ferma. Incorporare una buona dose di fantasia e un velo di tristezza. Versare il tutto in una tortiera capiente e infornare negli ingegni delle autrici, a 180°, molto ventilato, per il tempo necessario (la fretta è nemica dell’ispirazione). A cottura ultimata, aggiungere a piacere una spolverata di sogni e un pizzico di follia. Ecco pronti i Venti di parole, serviteli tiepidi. Sono di gustosa lettura, in qualunque momento della giornata. I Venti di parole si sono alzati, venti freschi racconti usciti dalle penne di undici donne. Un mondo visto attraverso occhi femminili, che narra di amore romantico e filiale, amicizia, viaggi reali e mentali, gioia e dolore. Sono diversi gli argomenti, come sono diversi gli stili delle autrici: c’è chi vi trasporterà nel mondo della geometria umanizzata per raccontarvi la favola contemporanea di Retta e Curva, chi vi farà visitare pianeti sconosciuti e labirinti intricati, chi vi condurrà in un metaforico viaggio sulla strada del cuore, e così via. Ogni racconto è un piccolo mondo a sé, legato agli altri forse solo dal tocco leggero ma profondo con il quale vengono trattati anche gli argomenti più dolorosi. Le donne che hanno lavorato a questa raccolta sono tutte autrici emergenti, unitesi per dare vita al loro sogno di bambine, che scrivono perché la loro voce fatta di parole, possa alzarsi nel vento …”. Ascolta Diletta Oretti in “Venti di parole” di Viandanti d'Inchiostro su Audible:

Intervista a Diletta Oretti

D: Come è nata questa importante collaborazione?

R: “Sicuramente si tratta del tipico caso di “persona giusta al momento giusto”. Ho conosciuto Matteo Lanfranchi dopo avergli inviato il mio curriculum artistico. Io avevo una gran voglia di arricchirmi e di proseguire il mio percorso da voce narrante nel mondo degli audiolibri e lui mi ha presentato un progetto di collaborazione su un libro prodotto dalla sua casa editrice In riga Edizioni. E’ stata una vera emozione per me e vorrei ringraziarlo per l’opportunità, ma anche per la serietà e la gentilezza che ha sempre mostrato nell’affrontare questo progetto. Vorrei ringraziarlo anche per la scelta del libro, la cui trama mi ha coinvolta fin da subito e colgo l’occasione per ringraziare anche le Viandanti d’Inchiostro, le autrici dello splendido “Venti di parole”, che hanno approvato e appoggiato questo progetto. Spero di poter collaborare nuovamente con Matteo Lanfranchi in futuro, perché è stata senza dubbio una bellissima esperienza.”

D: Intendi specializzarti in questo percorso?

R: “Il percorso di studi che andrò ad affrontare all’Accademia del Doppiaggio mi porterà sicuramente ad apprendere tecniche che differiscono dallo studio della narrazione di testi. Non ho intenzione però, di lasciare andare quello che è stato fino ad ora per me un vero e proprio mestiere. Questo percorso mi ha offerto l’opportunità di migliorare i miei studi di dizione e non solo… mi ha regalato tanta gioia e mi ha arricchito sotto tanti aspetti. Per adesso, sono più che convinta di voler continuare in questo percorso… e in futuro chi lo sa”

D: Da dove vieni e cosa vuoi fare da grande?

R: “Come molti, vengo dal fantastico mondo del teatro. Sicuramente, sono stata influenzata da un grande artista, mio nonno Giancarlo Donatini, famoso pittore locale, possedeva uno studio di pittura a Borgo San Lorenzo e i suoi quadri sono esposti in tutto il Mugello. Oltre a questo era un attore molto attivo e partecipe con il Teatro Idea di Borgo San Lorenzo. Mi ha insegnato che l’arte, in vari settori, come nel suo caso la pittura e il teatro, possono far parte di una piacevole quotidianità e diventare qualcosa di più profondo di un semplice passatempo. La recitazione per me è stata senz’altro un modo per capire e per approfondire le mie passioni. Con il passare del tempo, la mia timidezza sul palco e la mia passione per le grandi voci, mi hanno portata a virare il mio percorso verso qualcosa di più specifico. Da grande vorrei stare in studio di registrazione davanti al microfono un giorno sì e l’altro pure, spaziando anche in rami diversi, perché no.”

D: Il sogno nel cassetto?

R: “Forse sarò troppo banale, ma sicuramente diventare una voce importante. Cerco però, di rimanere sempre con i piedi per terra, sapendo che lavoro in un mondo tutt’altro che semplice e per il momento sono super soddisfatta del percorso che sto intraprendendo.” 

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