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Un ricordo di Renato Ridolfi a 102 anni dalla nascita

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Renato Ridolfi Renato Ridolfi © N.c.
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Ieri, sabato 8 maggio, sabato 8 maggi, nel 102° anniversario della nascita di Renato Ridolfi riceviamo questo contributo:

Lo ricordiamo ufficiale degli alpini, insegnante, animatore delle attività teatrali marradesi fin dagli anni ’30. Autore di numerosissime pubblicazioni di storia locale e di monografie sui grandi marradesi.  Scriveva e studiava il dialetto locale ma era anche un ottimo latinista. E’ stato maestro di molte generazioni di marradesi e fra questi del Cardinal Gualtiero Bassetti

Autore e regista di numerose riviste ed operette fra le quali: Il Canzoniere, 1957, e Suona la naja, 1987. Interprete, in gioventù, de “La resa di Titi” e “L’Antenato”. Ha scritto i libri: “Cose di Casa nostra, 1977”; “Campigno” Escursione storico  leggendaria, 1985; La Battaglia delle Scalelle, 1987; “Bel Ami” e “Gigino Il giornalista ed il filosofo amici marradesi di Dino Campana”, febbraio 2001 insieme al figlio Rodolfo; “La cantata de Le Scalelle”, novembre 2002; con la nipote Raffaella; “Camminando per Marradi tra cento ricordi e mille nostalgie”, settembre 2003; “Nondum matura est-ricordando le favole di Fedro in dialetto marradese”, novembre 2005; “Nelle sere invernali, progetto “scaccia noia” tra aneddoti e curiosita”, ottobre 2006; Quaderne -Il mio Zibaldone 2015. Signori il Canzoniere…! (pubblicato postumo nel 2019 un anno dopo la sua morte). Corrispondente del giornale “II Telegrafo” nel 1938, della “Nazione” dal 1952 al 1954 e poi de “La Giustizia”. Cultore del dialetto, ha contribuito, in questo ambito, con Oriana Fallaci, a New York alla stesura del libro “Insciallah”. Viveva a Marradi paese  cui ha dedicato tanta passione anche come assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione dal 1960 al 1965 e come consigliere di amministrazione dell’Ospedale San Francesco. Fra i fondatori dell’ U.G.M (Unione Giovanile Marradese), del Club Sportivo Culturale, della Pro Loco e della Sagra delle Castagne, ha coltivato sempre grande amore per la letteratura greca e latina e per i grandi marradesi del passato

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