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Stadi Franchi. Giani per il restyling: "Demolizione? No, noi abbiamo cultura della conservazione"

Il governatore della Toscana ha commentato così le opzioni che orbitano intorno al dibattito sul nuovo stadio della Fiorentina

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Eugenio Giani Eugenio Giani © N.c
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Intervistato dal Corriere Fiorentino, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, si è espresso così sulla questione stadio:

«Secondo me invece di chiacchierare tanto sui giornali e vivere uno scontro di idee, tutte le parti in causa a partire dalla Fiorentina fino alla soprintendenza insieme al sindaco — di cui condivido l’impostazione sulla vicenda e che ha una funzione di mediazione — dovrebbero mettersi intorno a un tavolo e non uscire dalla stanza fino a quando non hanno trovato un’intesa. Restyling o nuova struttura? Io credo nel restyling del Franchi. Penso che sia la cosa più ragionevole, sia per la Fiorentina sia per la città visto che eviterebbe anche il problema di cosa fare del Franchi e di Campo di Marte. Ho fatto per dieci anni l’assessore allo sport, quando arrivai c’erano petizioni per portar via lo stadio. Quando sono andato via nel quartiere il clima era già molto cambiato. Demolire e ricostruire? A mio giudizio questo si scontra con l’impostazione culturale e di tutela dei profili architettonici delle opere pubbliche che abbiamo in Italia e che finora si è rivelato vincente. Noi abbiamo la cultura del restauro e della conservazione. Non mi convince l’idea della ricostruzione. Ritengo che la posizione del soprintendente Pessina sia giusta quando rivendica l’intoccabilità di alcuni elementi: la tribuna a sbalzo, le scale elicoidali, la torre. Sulle curve, a mio parere, ci può essere una soluzione diversa».

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