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Guerra del gas. Assolti l'ex sindaco Luciano Baggiani e gli altri imputati

Formula piena: Estra-Consiag non fece azione di disturbo alla gara. Secondo Baggiani i motivi della vicenda sarebbero stati politici

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Luciano Baggiani Luciano Baggiani © Fotocronache Germogli
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Dopo una battaglia giudiziaria durata quasi dieci anni, arriva la parola fine, e l'assoluzione con formula piena, per la battaglia del gas che ha visto contrapposti i vertici di Estra-Consiag e il Comune di Prato (allora guidato dal sindaco di centrodestra Cenni). In estrema sintesi le accuse del Pm ai cinque imputati (tra i quali il presidente dell'assemblea dei soci Consiag ed ex sindaco di Borgo, Luciano Baggiani) erano turbativa d'asta, abuso di ufficio e abuso di posizione dominante.

Era il periodo della gara per l'affidamento del servizio del gas (quella poi vinta da Toscana Energia). Per l'accusa gli imputati avevano ritardato a fornire informazioni e dati richiesti dal comune per poter bandire la gara, ci furono ricorsi al Tar, pronunciamenti del Consiglio di Stato e dell'Antitrust. Di recente, però, la Corte dei Conti avrebbe stabilito che il Comune non ha avuto danno economico.

Ora l'assoluzione con formula piena (il fatto non sussiste) che stabilisce che l'azienda non fece azione di disturbo alla gara, ma che agì semplicemente per difendere se stessa.

Secondo quanto Baggiani ha dichiarato alla stampa dopo la sentenza i motivi di tutta la vicenda sarebbero di tipo politico. Derivante dall'arrivo del centrodestra in città e dalla volontà di indebolire il 'colosso del gas'.

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