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Capo protezione civile: "A casa fino a maggio". Ma ritratta poco dopo

Ancora in troppi in giro a fare le passeggiate

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virus virus © pixabay
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Questa mattina alla trasmissione Radio Anch'io di Radio1 il presidente della Protezione civile e responsabile dell'emergenza Coronavirus Angelo Borrelli ha detto che la chiusura totale potrebbe durare fino a maggio. "Credo proprio che anche il primo maggio staremo a casa: non passerà questa situazione per quella data. Dovremo essere rigorosissimi, soprattutto cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali: dovremo mantenere il distanziamento sociale", ha riferito Borrelli alla radio.

Dopo poche ore, interpellato dall'Ansa, ha fatto una leggera marcia indietro sottolineando che comunque la prosecuzione del lockdown sino a maggio è un'ipotesi fattiva.

"L'orizzonte temporale resta quello del 13 aprile come annunciato dal presidente del consiglio - ha riferito il capo della Protezione civile -. Ogni decisione sulle misure restrittive e sull'eventuale 'fase 2' spetterà dunque al governo che, come sempre, si avvarrà delle indicazioni del comitato tecnico-scientifico. Nell'intervista ho chiaramente detto di non voler dare date e ho ribadito ancora una volta che l'inizio della nuova fase dipenderà dai dati e dall'analisi degli scienziati".

Intanto questa mattina a Firenze sulle sponde dell'Arno c'erano diverse persone a passeggiare. Il sole, l'aria di primavera e la percezione diffusa che l'emergenza Coronavirus stia volgendo al termine spingono molti ad allentare il rigorismo imposto dalla pandemia. L'emergenza, però, non è assolutamente finita e la raccomandazione (obbligo civile) di rimanere in casa è quantomai doverosa.

Ieri in Cina, laddove il virus è partito per prima, hanno reimposto l'isolamento domiciliare e la chiusura totale a causa di un nuovo focolaio di Covid-19.

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