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Vaglia - Figline. Il piccolo giallo delle persone (16 o 2?) rientrate dalla Cina

Se erano 16 che fine hanno fatto gli altri 14?

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Questa mattina, rilanciando il sindaco di Vaglia, abbiamo dato la notizia di un gruppo di nazionalità cinese che ieri (domenica) avrebbe chiamato una struttura della zona, asserendo di essere costituito da 16 persone e di cerare posto per dormire. Poi, visto che era emerso che queste persone erano da poco rientrate dalla Cina e che non avevano osservato periodo di isolamento (lo ricordiamo comunque volontario), di concerto con Regione e Asl era stato deciso (come riferisce il sindaco di Vaglia) di dirottarle in una struttura protetta a Figline Valdarno. Solo che a Figline si sarebbero poi presentati solo in 2. Due sono infatti le persone ospitate in questo comune sotto 'sorveglianza attiva', come confermato da Comune di Figline e Incisa Valdarno e da Asl. Ora, visto che alla nostra redazione da Vaglia hanno confermato il numero di 16 e da Figline quello di 2, il dubbio che gli altri 14 abbiano optato per una sistemazione 'fai da te' (e magari non la 'sorveglianza attiva') si presenta molto forte. Nella speranza di sbagliarsi (comunque ribadendo che si tratta di persone libere).....

Per ricostruire la storia qui sotto trovate quanto pubblicato ieri dal sindaco di Vaglia:

Scrive il sindaco di Vaglia, Leonardo Borchi: “Buongiorno Leonardo, mi ha telefonato una comitiva di 16 cinesi che vorrebbero pernottare stasera da me. Ma cosa faccio?!”

Così stamattina (ieri, domenica 23 febbraio, ndr) sono stato raggiunto per telefono da un gestore di un albergo su Vaglia. Ho chiesto ulteriori informazioni, per arrivare a sapere, sul momento, che i presunti turisti avevano lasciato la Cina da 3 giorni, erano sbarcati in aereo in Germania ed erano arrivati in Italia via terra.

“Se è così non puoi ospitarli: devono stare in quarantena. Me ne prendo carico”.

Quindi mi sono fatto dare il recapito del capo comitiva e gli ho telefonato. Una linea molto disturbata per cui sono riuscito solo a capire che erano fermi a Firenze Sud, in un non meglio precisato camping. Di poi ho fatto una telefonata al direttore dell'ASL e quindi alla sala della Protezione Civile della MetroCittà. All'operatore ho illustrato il caso, con la richiesta di trovare una struttura che potesse ospitare la comitiva.

Successivamente sono stato chiamato dall'assessore regionale alla sanità Saccardi, che era in riunione con il presidente Rossi ed i responsabili dell'ASL a trattare proprio la questione del coronavirus. Il problema è stato preso in carico dalla Regione.

A sera ho saputo che i cinesi non erano turisti, che erano in Italia sembra dal 15 di febbraio e che avessero pernottato 4 volte a Cutigliano e che erano stati rintracciati dalla polizia e dall'ASL al campeggio di Rovezzano e trasferiti a Figline Val d'Arno in una struttura protetta.

Qui sotto invece quanto pubblicato oggi dal Comune di Figline e Incisa Valdarno (in due note successive):

ULTERIORI PRECISAZIONI DEL 24/02/2020 ORE 14.40

Il Comune di Figline e Incisa Valdarno, sulla base delle informazioni fornite dalla Regione Toscana e confermate dalla stessa struttura ricettiva, smentisce la ricostruzione riportata da alcuni organi di stampa secondo cui presso il camping di Figline siano ospitati 16 turisti cinesi. Come comunicato in precedenza, si conferma che sul territorio comunale al momento la Regione segnala la sola presenza di due persone cinesi arrivate stanotte in una casa-vacanza. Dalle informazioni ricevute, quindi, le due persone sono in buone condizioni di salute e non presentano sintomi. Come da protocollo, sono comunque sottoposti alla quarantena con sorveglianza attiva. Si informa anche che la Sindaca Giulia Mugnai è in stretto e continuo contatto con la task force attualmente in corso presso la Regione Toscana e che domani parteciperà all’incontro con tutti i sindaci convocato presso la Presidenza della Regione.

NOTIZIA DEL 24/02/2020 ORE 12.47

In merito alle notizie apparse stamani su alcuni organi di informazione riguardo al coronavirus, la sindaca di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai, precisa quanto segue: “Sono stata informata dall’assessore regionale alla Sanità, Stefania Saccardi, della presenza di due persone cinesi presso una casa-vacanza nel territorio di Figline. Dalle informazioni ricevute, le due persone sono in buone condizioni di salute e non presentano sintomi. Come da protocollo, sono comunque sottoposti alla quarantena con sorveglianza attiva”. Si invitano i cittadini a utilizzare come canali informativi solo quelli ufficiali di Regione ed Asl, uniche autorità competenti per la gestione sanitaria e logistica del coronavirus.

E quanto comunicato dalla Asl:

Firenze- Soltanto due le persone di nazionalità cinese che da ieri sono in isolamento domiciliare fiduciario in una casa fuori Figline Valdarno. Le due persone con regolare permesso di soggiorno e in buone condizioni di salute, sono tornati in Italia dalla città di Wenzhou, nella Provincia dello Zhejiang, e resteranno in sorveglianza attiva come previsto dalle ultime disposizioni regionali in accordo con quanto indicato dal Ministero delle Salute.La sorveglianza attiva consiste in un monitoraggio quotidiano delle condizioni di salute da parte del Dipartimento della Prevenzione dell’Azienda sanitaria in collaborazione con la Protezione civile territoriale che provvede alla loro sussistenza.

Se davvero ieri erano 16 che fine hanno fatto gli altri 14?

In merito a questo articolo riceviamo la seguente precisazione dall'Hotel Demidoff:

In riferimento all’articolo pubblicato in data odierna sulla testata regionale la repubblica, e sulla testata territoriale “Mugello ok” siamo a rassicurare tutti i nostri gentili ospiti presenti e futuri che la struttura menzionata in maniera anonima non è il Demidoff Country Resort, in quanto non ha attualmente nella sua programmazione ospiti provenienti da aree a rischio come quelle espresse nel suddetto articolo.

Il Demidoff Country Report dopo la circolare del ministero della salute in data 23 febbraio 2020, si è immediatamente attivato per garantire misure precauzionali all’interno della struttura predisponendo punti per la sanificazione delle mani e sanificazione dell’aria nelle aree comuni.

E’ stata predisposta una circolare interna per il personale e sono stati tutti muniti di adeguati strumenti precauzionali al fine di garantire la massima tutela. A tutela dell’immagine della struttura, in tutte le sedi opportune, il Demidoff Country Resort si riserva di visionare la pubblicazione di tale comunicato in tutte le testate indicate precedentemente, al fine di garantire la massima trasparenza nei confronti di tutti i nostri ospiti e del brand della struttura.

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Commenti 3
  • Bernardo Loli

    Molto semplice: la notizia va letta insieme alle altre che circolano in regione. C'è stato un boom di richieste di affitto nella montagna pistoiese (fr i quali, appunto Cutigliano, dove i 16 hanno soggiornato 4 volte negli ultimi mesi). Si tratta di lavoratori. gente che qui in italia non ha un alloggio, chissà perché... Forse perché dormono abitualmente nei laboratori/dorMitori abusivi come quello scoperto la scorsa settimana a Barberino. (7 Clandestini, di fatto.)... E poi si parla di isolamento volontario e di fiducia?

    rispondi a Bernardo Loli
    lun 24 febbraio 2020 07:47
  • solo io

    Sindaco , ha fatto l'eroe . Potevi farli tornare indietro da dove sono venuti come i nostri concittadini dalle Isole Mauritius perché il virus in Cina non e da solo 3 giorni , perché e come mai sono arrivati fino in italia ? Mi trattengo con molta fatica le parolacce .

    rispondi a solo io
    lun 24 febbraio 2020 02:11
  • Angela

    Giusto caro sindaco

    rispondi a Angela
    mar 25 febbraio 2020 08:43