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Taglio boschi. Lavoratore 'a nero' e senza protezioni. Imprenditore multato a Scarperia

In località Poggio di Cupo

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Controlli boschivi Controlli boschivi © N.c.
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Controlli dei Carabinieri Forestali nei cantieri forestali: a Scarperia e San Piero, datore di lavoro nei guai: non ha fornito i dispositivi di protezione e faceva lavorare in nero. Denuncia e sanzioni amministrative per oltre 2000 euro

I militari della Stazione Carabinieri forestale di Borgo San Lorenzo (FI), hanno effettuato un controllo su un taglio boschivo in località “Poggio di Cupo” nel Comune di Scarperia e San Piero (FI), effettuato sulla base del prescritto atto dirigenziale dell’Unione montana dei comuni del Mugello, rilasciato all’acquirente del soprassuolo boschivo e titolare di impresa boschiva.

I militari hanno trovato impegnato nel taglio boschivo in corso un cittadino albanese, che stava lavorando con l’ausilio della motosega ma non indossava, né era fornito dei dispositivi di protezione individuale (DPI), cioè casco, cuffie e pantaloni antitaglio. Hanno riscontrato anche che il lavoratore stava operando da solo, in zona isolata e non era presente in loco la cassetta di primo soccorso.

Al momento dell’accertamento poi il soggetto non ha esibito il tesserino di identificazione previsto dalla legge forestale toscana del 2000: le imprese boschive a partire dal 1° gennaio 2018 infatti devono garantire la riconoscibilità del personale tramite apposito tesserino di identificazione, da esibire assieme ad un documento di identità.

Sono emerse quindi irregolarità a carico del datore di lavoro, anche perché il tagliatore identificato non è risultato regolarmente assunto dalla ditta boschiva.

Per i provvedimenti di competenza i Carabinieri forestali hanno informato dei fatti anche l’Azienda USL Dipartimento della Prevenzione U.F.C. P.I.S.LL. e l’INPS di Firenze.

Il lavoro in bosco è riconosciuto come uno dei più gravosi e pericolosi, essendo continuamente esposto a diversi rischi e a un’elevata probabilità di infortuni. La maggior parte degli infortuni vede come causa il movimento o caduta di tronchi e rami, un buon numero tuttavia è conseguenza diretta dell’uso della motosega o altri utensili. La motosega rappresenta quindi lo strumento più pericoloso e l’abbattimento la fase di maggior rischio: i lavoratori vanno tutelati secondo quanto previsto dal D.lgs. 81/2008 ma i datori di lavoro furbetti e senza scrupoli tralasciano di fornire i DPI proprio perché il bosco come “luogo di lavoro”, talvolta difficilmente accessibile, non è sotto gli occhi di tutti.

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