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Palazzuolo. L'acqua della sorgente intubata e portata alla casa senza autorizzazioni. Denunciato

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Carabinieri Forestali. Foto di repertorio Carabinieri Forestali. Foto di repertorio © Carabinieri Forestali
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I Carabinieri Forestali di Palazzuolo sul Senio hanno eseguito una serie di accertamenti in località Masseto (Palazzuolo) rilevando che su terreno boschivo di proprietà privata, sottoposto a vincolo paesaggistico in quanto bosco e a vincolo idrogeologico, erano stati eseguiti lavori per la derivazione di acqua pubblica proveniente da una sorgente, mediante la posa di un pozzetto di raccolta, collegato ad una cisterna di accumulo interrata. 

Al fine di eseguire la derivazione e l’interramento della cisterna, erano stati eseguiti scavi e movimenti di terreno che avevano interessato anche l’alveo stesso del fosso presente, con nuova sistemazione degli argini, mediante scavo sulla sinistra idrografica e un accumulo di terra e sassi sulla destra idrografica del corso d’acqua. 

Sul posto i Carabinieri forestali hanno individuato anche radici di piante arboree sradicate durante l’esecuzione dei lavori. Dai successivi accertamenti, è emerso che il proprietario, mediante le opere di derivazione eseguite, aveva rifornito di acqua corrente il fabbricato rurale abitativo di sua proprietà e i lavori erano anche funzionali all’attività agricola svolta, in qualità di titolare di impresa agricola individuale ma non era stato redatto alcun progetto né ottenuto alcun atto autorizzativo all’esecuzione dei lavori.

Le opere erano state eseguite in assenza dei necessari titoli abilitativi sia in materia idrogeologica che paesaggistico-ambientale, poiché, avendo alterato in modo permanente lo stato dei luoghi e l’assetto idrogeologico del territorio (alterazione della morfologia dell’alveo con potenziali inneschi di fenomeni erosivi, aumento del trasporto solido e alterazione dell’equilibrio naturale dell’alveo), avendo cioè posto in essere una trasformazione ambientale per cui era indispensabile la preventiva valutazione dell’intervento da parte dell’autorità amministrativa preposta al controllo del paesaggio, la loro realizzazione era soggetta a preventiva autorizzazione paesaggistica, prevista dal Codice del paesaggio.

Inoltre, poiché le opere erano state eseguite all’interno dell’alveo e nelle fasce di rispetto del fosso, dove vige il divieto rispettivamente per i movimenti di terreno e per gli scavi, esse necessitavano di specifico titolo abilitativo, in base al TU sulle Opere Idrauliche.

Il proprietario del terreno e titolare di impresa agricola è stato dunque denunciatro per aver eseguito o fatto eseguire detti lavori in assenza delle necessarie autorizzazioni paesaggistico-ambientale e idraulica.

 

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