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Simula un furto. 32enne di Barberino denunciato

E le altre attività dei Carabinieri degli ultimi giorni. Con 2 arresti e 2 denunce

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Carabinieri Carabinieri © djedj
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Nel corso dei controlli predisposti nei territori della Compagnia di Borgo San Lorenzo, i militari hanno effettuato due denunce e proceduto all’arresto di due persone.

I Carabinieri di Scarperia, in località Grezzano, hanno controllato un pregiudicato di 57 anni, italiano, alla guida di un ciclomotore. Lo stesso, in prima serata, guidava il mezzo incapace di seguire la propria corsia di  marcia. A seguito della verifica con l’etilometro, è stato rilevato un tasso alcolemico pari a 1,90 G/l. Oltre al deferimento, è stata applicata la sanzione pecuniaria di oltre duemila euro per guida senza patente, perché revocata a marzo del 2021.  

La Stazione di Borgo San Lorenzo ha inoltre proceduto all’arresto di un uomo di 54 anni, disoccupato, noto alle forze dell’ordine. Lo stesso, già condannato per il reato di furto in abitazione, consumato a Firenze nel 2014, deve ora scontare la pena di un mese e dieci giorni di reclusione presso il proprio domicilio fissato in questo centro.

Un altro arresto è stato operato dai Carabinieri della Stazione di Barberino di Mugello. Si tratta di un giovane albanese, di 36 anni, irregolare sul territorio italiano, condannato alla pena di un anno di reclusione per furti aggravati commessi nel capoluogo nel 2014. Lo stesso è stato accompagnato presso il carcere di Sollicciano dove dovrà scontare il provvedimento restrittivo.  

Sempre il personale della Stazione di Barberino di Mugello ha deferito alla Procura della Repubblica di Firenze un giovane incensurato di 32 anni; quest’ultimo, alcuni giorni addietro, ha denunciato all’Arma di essere stato vittima di un furto ai suoi danni, consumato all’interno della sua dimora, mentre riposava. Dal racconto, ignoti avevano portato via denaro contante, custodito all’interno del suo portamonete e le chiavi della sua autovettura, dal cui interno era stato sottratto il navigatore. Il racconto del giovane non ha convinto i militari. Dai successivi accertamenti, infatti, sono emerse diverse divergenze tali da configurare l’ipotesi di una simulazione di reato.

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