OK!Mugello

Contributi Covid non dovuti. La Finanza di Pontassieve scova imprenditore e sequestra 130mila euro

Abbonati subito
  • 874
Guardia di Finanza Guardia di Finanza © N.c.
Font +:
Stampa Commenta

Da un’analisi di rischio sui beneficiari di contributi a fondo perduto percepiti a seguito dell’emergenza epidemiologica, la Tenenza della Guardia di Finanza di Pontassieve (FI) ha rilevato alcune anomalie nella domanda di contributo avanzata da un imprenditore poco dopo il lockdown e motivata da una cospicua differenza di fatturato nell’attività di compravendita auto registrata tra due mesi di aprile del 2019 e del 2020. 

Nella domanda, era stato indicato un volume d’affari ad aprile 2019 anomalo e le relative fatture erano state inserite a sistema nel 2020, a più di un anno di distanza e poco prima della richiesta di contributo. Venivano quindi effettuati alcuni accertamenti sulle banche dati in uso al Corpo e attivato un controllo, dal quale emergeva la mancanza della documentazione relativa al regime contabile adottato per le operazioni. Da alcuni successivi controlli incrociati, effettuati con la collaborazione di altri Reparti del Corpo su una parte dei destinatari delle fatture, questi riferivano di non aver intrattenuto rapporti commerciali con l’imprenditore, deferito alla Procura della Repubblica di Firenze per l’indebita percezione. 

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze hanno così dato esecuzione a un sequestro preventivo per un valore di oltre 130.000 euro, disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Firenze Dott.ssa Antonella Zatini e richiesto dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Firenze Dott.ssa Ornella Galeotti nei confronti dell'mprenditoredi Figline - Incisa Valdarno, per aver ottenuto indebitamente un contributo a fondo perduto previsto dal decreto-legge “Rilancio”, quale misura di sostegno economico alle imprese in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria.

L’attività di servizio, svolta anche attraverso indagini di polizia giudiziaria coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze, conferma il ruolo di polizia economico finanziaria affidato al Corpo e il costante monitoraggio svolto dalla Guardia di finanza a contrasto di indebite percezioni di aiuti economici destinati alle imprese in effettiva difficoltà.

 

Lascia un commento
stai rispondendo a