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Borgo. Storia e aneddoti dell'edificio Umberto I. Che finisce un secolare cammino

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Borgo. Storia e aneddoti dell'edificio Umberto I. Che finisce un secolare cammino Borgo. Storia e aneddoti dell'edificio Umberto I. Che finisce un secolare cammino © n.c.
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Nella foto (qui sopra): Anno 1903. L’anno in cui fu aperto il primo edificio della Fondazione “Umberto I °” di Borgo San Lorenzo - In questi ultimi tempi alcuni articoli inerenti al recupero e al restauro per appartamenti civili dell’ex Orfanotrofio “Umberto I°” (già Istituto Scolastico “Lucrezia Tornabuoni e “Chino Chini), di cui lo scrivente di queste note fa parte della giunta esecutiva del Consiglio d’Amministrazione, presieduto dalla Contessa Giovanna Pecori Giraldi, è stato oggetto di commenti più o meno fantasiosi da molti lettori; facciamo un po di luce. Un edificio (ancora integro) dopo 116 anni dalla sua costruzione (1903 il primo corpo e 1926 il secondo), desta ovviamente curiosità, anche per la sua ottima ubicazione all’ingresso della cittadina per chi proviene da Vicchio (nello spazio antistante il centro giovanile del Mugello e il Santuario del SS. Crocifisso) e circondato da uno spazio ben delimitato e racchiuso. Per una stringata parentesi storica, fu la famiglia Pecori Giraldi che decise di innalzare una prima palazzina in onore del Re Umberto I° di Savoia, – era il 1903 – per ospitare anziani malati e rimasti soli, sotto la cura delle Suore della Misericordia di Imperia. Fu la prima Casa privata di Accoglienza nel Mugello, (RSA come oggi giorno vengono denominate), successivamente ampliata notevolmente dopo la prima guerra mondiale (1915/1918) e dopo il terremoto del 1919, per ospitare gli orfani dei caduti sul fronte e del terremoto. E qui dobbiamo dare atto della generosità e alla nobiltà d’intenti di questa famiglia verso i suoi concittadini. Al termine della seconda guerra mondiale venuti a mancare quei presupposti a cui era stata fondata, dopo aver ospitato il comando inglese e successivamente alcune famiglie rimaste senza casa, l’edificio rimasto in ottimo stato per i diversi restauri e fu poi destinato ad ospitare le prime sezioni scolastiche superiori e sociali (vedi la Scuola di Infermieri, la “Lucrezia Tornabuoni”, la “Cellini” e successivamente il “Chino Chini”), che venivano istituite nel capoluogo mugellano. In questi caso i proventi derivanti dall'affitto erano destinati dalla Fondazione per elargire Borse di Studio agli studenti meritevoli e all’aiuto di alcune famiglie povere del paese, come del resto dettava lo Statuto Sociale. In questi ultimi anni, l’edificio rimasto vuoto, (quante volte le forze dell’ordine hanno dovuto far sloggiare persone che si erano appropriate dei locali, spaccando gli ingressi e le finestre), era stato offerto anche al Comune, ad Enti Istituzionali di Borgo, ma nessuno era interessato, solamente una parte non un toto, da Enti Militari come i Carabinieri, e non per ultimo una Associazione per collocare 50 migranti, etc, etc, fortunatamente non andata a buon fine. La Fondazione “Umberto I°” però non ha cessato la sua attività solidale, poiché i proventi di questa vendita, fino all’ultimo euro, saranno devoluti e destinati, ripetiamo, (sarà il C. d’A. finchè sarà legalmente in carica a decidere in merito), come da statuto sociale, presumibilmente agli studenti meritevoli ed alle famiglie bisognose, ma anche ad altre associazioni che si occupano da anni all’accoglienza solidale. Tecnicamente parlando l’immobile, di circa 1500 mq di superficie, formato da due corpi distinti, sarà adibito a palazzetto residenziale, con 13 appartamenti, grandi medi e piccoli da 70 a 140 mq., mantenendo la struttura esterna del primo ‘900, con l’aggiunta di balconi, e una parte degli appartamenti avrà in dotazione giardino ed ingresso indipendente, e tutti il posto auto a disposizione. La piccola cappellina all’interno della prima palazzina, dove nel 1903 il grande Galileo Chini affrescò una parete raffigurante alcuni anziani ed orfani, a cui fu dedicato questo immobile, resterà integra, dando così anche un aspetto artistico e culturale non di poco conto, visto e considerato la grandezza mondiale dell’artista borghigiano. Mi si dice che già oltre la metà degli appartamenti in costruzione sono stati prenotati. Si prevede che tutto sarà pronto tra circa nove mesi, entro la primavera 2020. Termina così in questo Terzo Millennio una lunga secolare storia di solidarietà (quella vera non a parole, o quella solidarietà lucrativa), volta verso tanti anziani, malati, orfani, studenti, famiglie, il tutto voluto da una famiglia, i Pecori Giraldi, che come scritto sulla lapide nel primo ingresso, resterà a perpetuare quello che è stata la Fondazione “Umberto I°” . Per alcune notizie tecniche ricordiamo che le aziende che stanno operando nel cantiere per i lavori di ristrutturazione, così come per l’impiantistica e gli infissi, sono tutte mugellane: “Guerrisi e Tripodi” di Barberino di Mugello si sta occupando della parte edile, mentre sono di Borgo San Lorenzo “Idrogiò” per la parte idro-termo-sanitaria,  “Poli Impianti” per la parte elettrica e “Fratelli Capirossi” per gli infissi. La progettazione e Direzione Lavori architettonica è stata affidata all’Arch. Arrigo Borselli, la progettazione e direzione lavori strutturali  all’Ing. Luca Bonciani e all’Ing. Andrea Guidotti per la progettazione della parte termoidraulica. Come sopra scritto già oltre la metà degli appartamenti in costruzione sono stati prenotati. Si prevede che tutto sia pronto tra circa un anno, entro la primavera 2020. Per ogni informazione ci si può rivolgere a Intermediazioni Generali di Borgo San Lorenzo, tel. 0558402741. Com’è nostra abitudine, ecco alcune immagini (le prime quattro sono tratte dall’archivio storico fotografico dell’Avv. Giuseppe Ungania) che abbracciano oltre un secolo di storia di questo nobile edificio.

 

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Commenti 6
  • Aldo Giovannini

    Cara Marilisa, non si poteva far la fine dello stabile come ha fatto vergognosamente l'ex ospedale di Luco di Mugello. Almeno i borghigiani vedranno un angolo dignitoso di Borgo san Lorenzo. Un caro saluto

    rispondi a Aldo Giovannini
    gio 27 giugno 2019 04:12
  • Marilisa

    Grazie del ricordo, Aldo. A me intristisce, questo snaturamento generalizzato ma piuttosto che perdere le strutture mi adeguo..... Marilisa

    rispondi a Marilisa
    gio 27 giugno 2019 09:43
  • GIANCARLO

    Sar una zona molto riqualificata e molto bella: l'antica chiesa francescana, il santuario del Crocifisso, il centro giovanile. Non male

    rispondi a GIANCARLO
    lun 24 giugno 2019 09:52
  • Marcello

    SIGNOR GILBERTO, I COMPAGNI!!

    rispondi a Marcello
    dom 23 giugno 2019 05:24
  • GILBERTO

    120 anni di assistenza sociale. E pensare che dopo la seconda guerra qualcuno la voleva .. requisire.

    rispondi a GILBERTO
    dom 23 giugno 2019 12:21
  • paola

    Mi dispiace che sia terminata l'attivit sociale dell'Umberto I .

    rispondi a paola
    dom 23 giugno 2019 10:17