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Toscana, già attivo il Numero Unico Emergenza 112. Dove e come funziona

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112 112 © Nue
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É operativo dal 1° dicembre, nei distretti telefonici di Firenze e Prato (prefissi 055 e 0574), il Numero Unico di Emergenza – 112, il servizio altamente tecnologico che permette di richiedere l’intervento della Polizia, dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco o del Soccorso Sanitario digitando l’1 1 2.

Questo passaggio, dai diversi numeri di emergenza (113, 115, 118) ad un unico numero dedicato, è previsto da una decisione del Consiglio delle Comunità europee e da successive direttive del Parlamento europeo che poi sono state recepite dall’ordinamento italiano, con l’obiettivo di arrivare ad un numero di telefono (l’1 1 2) valido in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, con il vantaggio di facilitare la memorizzazione e semplificare la chiamata di emergenza al cittadino.

In Italia, il Servizio NUE 112 è stato avviato, nel 2010, in via sperimentale dalla Regione Lombardia nella provincia di Varese e successivamente è stato esteso al restante territorio regionale. La Centrale Unica di Risposta è attualmente operativa in 8 regioni: Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Lazio (distretto telefonico 06 – Roma) e Sicilia orientale, con 11 Centrali uniche di risposta che servono oltre 30 milioni di cittadini.

La migrazione inizierà dal 1° dicembre e sarà portata avanti gradualmente fino ad aprile 2021, quando tutta la Toscana passerà al NUE. Naturalmente in questa fase resteranno attivi tutti i diversi numeri di emergenza. Questo percorso è l’ultimo atto del Protocollo d’Intesa tra il Ministero dell’Interno e la Regione Toscana per l’attuazione del numero unico di emergenza, secondo il modello della Centrale Unica di Risposta (CUR), che è stato sottoscritto il 22 luglio 2019. In base a tale intesa sono state avviate, monitorate e portate a compimento le procedure con le quali gli enti coinvolti hanno messo a punto le competenze e la logistica necessarie al funzionamento del servizio.

Il modello organizzativo prevede una Centrale unica di risposta (CUR), nella quale vengono convogliate le linee 112, 113, 115 e 118. All’interno della Centrale, gli operatori, formati per gestire la prima risposta alla chiamata, smistano le telefonate agli Enti responsabili della gestione delle emergenze (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Vigili del Fuoco o il Soccorso sanitario), ma non hanno competenza sulla “gestione operativa” dell’emergenza. Questo permette di filtrare le chiamate in arrivo ed eliminare le cosiddette “false chiamate”, secondo i dati nazionali, su 10 chiamate in arrivo solo 4 vengono effettivamente inoltrate alle centrali operative di secondo livello, ovvero alla Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco o al soccorso sanitario.

La CUR Toscana è la più grande centrale 112 d’Italia ed è organizzata per ricevere circa 6.500 chiamate al giorno, ovvero 4 chiamate al minuto, che originariamente sarebbero confluite direttamente ai numeri dei servizi di emergenza 113-115-118. Questa nuova modalità consentirà, attraverso l’utilizzo di complesse tecnologie, la localizzazione e l’identificazione del chiamante, di ricevere chiamate di ipoudenti, oltre che originate da autoveicoli o App.

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