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Test rapidi in farmacia. Latona e Mazzei chiedono un uso più ampio e libero

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Test antigenico rapido Covid - 19 Test antigenico rapido Covid - 19 © Ok!Valdisieve
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Le Consigliere di Fratelli d'Italia Samatha Latona (Vicchio) e Chiara Mazzei (Rufina) presentano mozioni per spingere i loro rispettivi Comuni a sollecitare la Regione Toscana ad un uso più ampio e libero dei test rapidi in auto-somministrazione per la diagnosi del contagio da Covid-19:

“Mentre in molti stati del mondo l’uso dei test di auto-diagnosi è pratica comune”, afferma Samatha Latona, Consigliere Capogruppo a Vicchio, “in Italia, stante una normativa particolarmente complessa e per molti versi non sufficientemente chiara, ancora si arranca nelle difficoltà burocratiche ed “autorizzative” per poter equiparare tali test, a molti altri già disponibili e vendibili nelle farmacie. Al momento, infatti, i NAS ancora avvertono di come la somministrazione sia delegata al solo personale sanitario (medici ed infermieri) e non, per esempio, al farmacista o, men che meno, ad un privato libero cittadino”.

“In questo periodo molte regioni”, continua Chiara Mazzei, Consigliere Capogruppo a Rufina “ – Toscana inspiegabilmente esclusa - constatata la gravità e l’urgenza della situazione, si stanno organizzando per allargare la platea degli utilizzatori di tali test coinvolgendo la rete delle farmacie, unico presidio davvero distribuito in modo capillare sull’intero territorio. E mentre alcune tra queste, come l’Emilia Romagna, il Trentino, l’Umbria e il Lazio, anche tramite la disponibilità di Federfarma, pur continuando a vietarne la libera vendita ai privati si stanno predisponendo o hanno già avviato la somministrazione dei test rapidi in farmacia, caricando poi i risultati sui database delle ASL per permettere l’inizio delle procedure di contact tracing, altre regioni si sono spinte ancora più avanti nel rompere il “pericoloso tabù” dell’autosomministrazione e nel ristorare ai cittadini il loro sacrosanto diritto di utilizzare i test rapidi anti-Covid di auto-diagnosi”.

“In Sardegna per esempio una recente Delibera già permette, in linea teorica, la libera vendita dei test rapidi di autosomministrazione ai privati cittadini, ma è senz’altro il Veneto che si è assunto il ruolo di “apripista” in materia. In questa regione siamo già molto avanti nell’organizzare la diffusione dei test rapidi fai-da-te in autosomministrazione il cui risultato andrà poi caricato dai cittadini utilizzatori di tale sistema su una app dedicata, una piattaforma informatica predisposta ed operativa per raccogliere i dati di chi utilizzerà l’auto-test e trasferirli alle ASL, sistema che ha già ricevuto l’autorizzazione dal Consiglio Regionale del Veneto”.

“Ecco”, conclude Caterina Coralli, responsabile di Fratelli d’Italia per il Mugello: “è esattamente per spingere la nostra regione in questa auspicabile direzione, oltre che per garantire ai cittadini toscani il loro inalienabile diritto, così come garantito dalla Costituzione, di avvalersi di ogni legittimo strumento e dispositivo atto a salvaguardare, anche in piena autonomia e libertà, la salute propria e dei propri familiari, che Fratelli d’Italia, grazie alla disponibilità di Samantha Latona e Chiara Mazzei intende investire di questo importante problema i Consigli Comunali di Vicchio e Rufina, nella speranza che altri comuni vogliano seguire lo stesso esempio. La Regione ha sempre considerato la sanità toscana il proprio fiore all’occhiello: facciamo in modo di rimanere all’avanguardia nel garantire, con ogni mezzo reso disponibile dalla scienza, questo importante risultato anche in tempi difficili come gli attuali”.







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