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I Carabinieri del Cites e il loro impegno contro il traffico di animali. L'attività in Toscana

Una utile scheda descrittiva di questo raggruppamento dei Carabinieri a protezione della flora e fauna a rischio di estinzione e del loro impegno a contrasto dei reati ai danni di queste specie

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Il leopardo delle nevi Il leopardo delle nevi © Carabinieri Cites
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La valorizzazione del ruolo dei Carabinieri a protezione della flora e fauna a rischio di estinzione e del loro impegno a contrasto dei reati ai danni di queste specie. E’ il tema del Calendario CITES di quest’anno. Le specie “bandiera” presentate nel calendario sono in pericolo di estinzione per fattori molto spesso legati alle attività umane: alimentazione, commercio, collezionismo, ecc.. e rappresentano tasselli importanti della biodiversità del nostro pianeta.

Ogni mese, la specie protetta è stata associata ad una specifica attività operativa assicurata dai Carabinieri a tutela della stessa, come ad esempio:

il Gorilla di montagna, specie ad elevato rischio di estinzione, che sopravvive con circa 1.000 esemplari sui Monti Virunga, tra Repubblica Democratica del Congo, Uganda e Ruanda e nel Parco Nazionale impenetrabile di Bwindi in Uganda. Ogni anno decine di ranger sacrificano la loro vita a difesa di questa meravigliosa specie. Negli ultimi anni l’Arma dei Carabinieri ha contribuito ad addestrare le forze di polizia di Uganda, Ruanda, Zambia e Namibia, impiegando carabinieri forestali e altri reparti specializzati, con interventi formativi anche sull’antibracconaggio e la CITES;

il Leopardo delle nevi scoperto all’inizio del secolo scorso, è stato cacciato per la sua stupenda pelliccia e ancora oggi è vittima del bracconaggio, non solo per il vello ma anche per le parti del corpo che, come avviene per gli altri grandi felini, sono molto richieste dalla medicina tradizionale cinese. I Reparti CITES hanno svolto in passato numerose operazioni di contrasto al traffico illegale di ossa di leopardo e tigre, cistifellea di orsi e cervi, corni di rinoceronti, scaglie di tartarughe e pangolino, sostanze che, secondo alcune credenze, dovrebbero garantire una guarigione con soli metodi naturali in contrasto alla medicina convenzionale.

In Toscana operano n. 4 Nuclei Carabinieri CITES con sedi a Firenze, Arezzo, Pisa e Livorno, oltre ad un Distaccamento presso l’Aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze.

Tali reparti di alta specializzazione svolgono attività di certificazione e controllo sul commercio di tutti gli esemplari di specie tutelate dalla Convenzione di Washington (CITES), sia animali e vegetali vivi che le loro parti e prodotti derivati.

L’attività produttiva di lavorazione e commercializzazione di parti e prodotti derivati CITES è solitamente molto intensa in Toscana e conta numerose Ditte anche tra i più importanti brand della moda italiana: questo comporta un intenso impegno amministrativo e certificativo, che sino all’attualità, nonostante il notevole calo dovuta alla pandemia, ha portato all’emissione di oltre 12.000 certificazioni di re-export di manufatti pregiati che, attestando la conformità alla normativa CITES, ne permettono l’esportazione e relativa commercializzazione verso i mercati extra-UE.

Anche l’attività di allevamento e commercializzazione di specie incluse nei Regolamenti CITES in Toscana è intensa con strutture che riproducono in particolare Testudo, Psittacidi e Falconiformi. L’attività certificativa, con annessa l’impegnativa parte tecnica dei prelievi genetici disposti dalla Commissione Scientifica del Ministero dell’Ambiente ha portato alla successiva emissione di 1100 certificati UE che permettono la commercializzazione e lo spostamento di esemplari vivi in tutta l’Unione Europea, certificandone la lecita origine e provenienza da nascite in cattività.

L’attività di controllo sul territorio toscano relativa all’applicazione ed al rispetto della normativa CITES ha portato alla luce infrazioni di carattere penale ed amministrativo, con vendita di esemplari delle specie sopraindicate, che non potevano essere posti in commercio. Tale commercio illegale, esercitato soprattutto tramite il web, richiede un’intensa e complessa attività investigativa.

Un discorso a parte va fatto sul commercio di manufatti in avorio e sull’operazione Golden Tusks: un approfondimento investigativo su tale commercio, ha evidenziato che oggetti lavorati di avorio, ma anche zanne intere di elefante, venivano poste in vendita senza nessuna prova tangibile di legale provenienza; queste indagini hanno comportato l’emissione di numerosi avvisi di garanzia e sequestri per commercio illegale.

Tali attività si sono concretizzate in n. 456 controlli effettuati, n. 251 persone controllate, con n.18 illeciti amministrativi accertati per un valore notificato di euro 105.999, sono state denunciati all’A.G. n. 32 soggetti ed eseguiti n. 26 sequestri.

I Nuclei CITES sono stati inoltre molto impegnati negli accertamenti sull’attuazione del Regolamento comunitario EUTR (European Timber Regulation) riguardante la verifica della provenienza legale delle importazioni di legname con controlli su operatori e commercianti.

Sono stati effettuati 18 controlli su altrettanti operatori e commercianti nazionali, su di un totale di Kg. 721.026 (polpa di cellulosa delle cartiere) e m3 286.184 e m2 7.127 prevalentemente essenze di teak, rovere, eucalipti, conifere provenienti da importazioni da paesi extra-UE (Ucraina, Brasile Myanmar), soggette alle procedure della Due diligence di cui ai Reg. (UE) n. 995/2010 e n. 607/2012.

Tale attività ha portato all’emissione di n. 12 verbali amministrativi per un totale di euro 28.547 notificati.

E’ in atto collaborazioni con varie autorità di controllo europee per indagini realtive alle importazioni in UE di legname. In particolare segnalazioni della Polizia olandese, relativa a presunto commercio illegale di legname di Teak ( Tectona grandis), provenienza Myanmar, importato da operatori italiani

Per quanto concerne infine l’antibracconaggio e i reati in danno degli animali è stata svolta un’intensa attività di prevenzione e repressione delle violazioni, svolta prevalentemente dalle Stazioni Carabinieri Forestale con n. 3957 controlli effettuati, n. 2752 soggetti controllati, n. 198 illeciti amministrativi accertati per un ammontare notificato di euro 36.381 con deferimento all’A.G. di n. 54 soggetti con n. 74 reati perseguiti e n. 54 sequestri effettuati.

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