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​Piera Ballabio (Italia Nostra) a tutto campo sulle politiche del verde a Borgo San Lorenzo

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Piera Ballabio - Italia Nostra Piera Ballabio - Italia Nostra © Fotocronache Germogli
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Di seguito l’intervista realizzata dalla redazione di OK!Mugello a Piera Ballabio, esponente mugellana dell’associazione ambientalista Italia Nostra:

Come spiega il rapporto ISPRA 2018, gli spazi verdi hanno un ruolo significativo nelle città. Da una parte svolgono una funzione sociale in quanto rappresentano per i cittadini un luogo di svago; dall'altra forniscono un servizio ambientale poiché mitigano l'isola di calore che si crea nelle aree urbane per via di cementificazione, inquinamento e altre cause. Per queste ragioni, è importante che l'amministrazione pubblica si impegni a promuovere lo sviluppo e il mantenimento del verde urbano.

Come giudica Italia Nostra le politiche del verde a Borgo San Lorenzo?
A Borgo San Lorenzo a cavallo tra gli anni 80 e 90 fu riservata una notevole attenzione al verde con la realizzazione del magnifico parco della Misericordia e con la ripiantumazione degli alberi dopo la terribile gelata del 1985. Tuttavia l’approvazione di regolamenti urbanistici dissennati ha permesso una grande concentrazione di edifici lasciando ben poco spazio ad aree verdi e agli stessi parcheggi.

E ora?
Borgo non ha un piano di monitoraggio e gestione del verde, nè un apposito regolamento, sebbene la Legge n. 10/2013, “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” dia indicazioni in tal senso. Questi strumenti sono un supporto fondamentale nella gestione urbanistica del territorio ma anche per la programmazione di interventi annuali.

Vi è stata una totale incapacità di prevedere spazi verdi, giudicando evidentemente questo elemento non necessario alla vita dei cittadini. Il primo esempio significativo di questa politica è stato l’assalto edilizio nell’area del foro Boario, vero fiore all’occhiello del comune.

Può spiegare meglio cosa intende per assalto edilizio all'area del Foro Boario?
I palazzi-torre del Foro Boario hanno ricreato, proprio a ridosso del centro storico e di un polmone verde e ricreativo, un “alveare” tipico della periferia urbana fiorentina. Così come è accaduto per gran parte delle lottizzazioni realizzate successivamente: le aree verdi non sono state pensate come spazi tra le abitazioni, attraversate dalla viabilità pedonale e ciclabile, con una funzione ricreativa, di svago e di incontro, raggiungibili ad esempio senza pericolo dai bambini anche non accompagnati. E ci sono lottizzazioni di vecchia data come quella delle ex Fornaci in cui l’area verde, se pur residuale lungo il torrente Rimorelli, è ancora da realizzare

Si realizzano però varie piste ciclabili, anche se con alcune polemiche sulle alberature
Vi è infatti in questi giorni una accesa discussione sulla modalità di esecuzione della pista ciclabile nel capoluogo e sul cattivo trattamento riservato agli alberi ancora in vita sul viale IV Novembre (radici tagliate, affogati nel cemento e poi liberati) e su quelli da ripiantare (prima si asfalta, poi rimuovere l’asfalto per collocare le piante). Così come è sembrato a tanti incomprensibile la realizzazione dell’area giochi nel parco della Misericordia (oggi Pertini) ombreggiata non da alberi ma da una tensostruttura. Sono altri due piccoli esempi di una politica del verde poco lungimirante.

Come giudica quindi l'attuale politica del verde a Borgo?
La mancanza di un piano del verde ha altresì consentito - e consente - scelte urbanistiche responsabili del congestionamento del capoluogo.

Ne è un esempio la decisione di mantenere, anche dopo la presentazione di osservazioni presentate da Italia Nostra, inalterata la superficie di nuovi edifici residenziali nell’area posizionata tra il ristorante la Griglia e Villa Falcucci e per fare ciò l’amministrazione ha concesso di fatto al costruttore un terreno di proprietà comunale senza il quale non avrebbe potuto rispettare la realizzazione obbligatoria dei parcheggi della lottizzazione. Un altro aspetto criticabile di questa lottizzazione è l’aver collocato il verde pubblico obbligatorio in una striscia residuale della lottizzazione lungo il confine con la linea ferroviaria mentre contemporaneamente, visto il congestionamento dell’area medesima, circola insistente la notizia della eliminazione di un pezzo dell’area verde a sinistra del ristorante la Griglia per la trasformazione in area di parcheggio.

E’ vero che il capoluogo è circondato fortunatamente da aree agricole e boschive ma la vita dei cittadini si svolge quotidianamente in ambiente urbano: quindi è sempre più necessario che l’amministrazione comunale riconosca nei fatti il verde come elemento fondamentale per la qualità della vita dei cittadini.





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Commenti 2
  • Daniele Baldoni

    Queste sono parole di pura e totale verità, dette da una persona di assoluta competenza

    rispondi a Daniele Baldoni
    ven 13 novembre 2020 10:16
  • Giorgio

    Sono d'accordo con Lei e con la sig.ra Ballabio

    rispondi a Giorgio
    dom 15 novembre 2020 10:05