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Ciro Fabbroni. Il partigiano di Dicomano ricordato a Firenze con una targa

La cerimonia e la storia

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L'intitolazione annunciata alla festa della liberazione di Dicomano L'intitolazione annunciata alla festa della liberazione di Dicomano © n.c.
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Sarà scoperta oggi (sabato 12 settembre) alle 11 in via Fratelli Bandiera a Firenze la targa in memoria del partigiano dicomanese Ciro Fabbroni. La cerimonia, alla quale interverranno l'assessore alla cultura delle Memoria, il presidente del Quartiere 2, il sindaco di Dicomano e i rappresentanti dell’ANPI, e si inserisce nelle celebrazioni per ricordare la liberazione dal nazifascismo del centro del Mugello, avvenuta il 10 settembre 1944, poco dopo la liberazione di Firenze.

Fu in via Fratelli Bandiera infatti che Fabbroni fu vittima di un agguato fascista che ne causò la morte il 5 marzo del 1944, durante i mesi più caldi della lotta di Liberazione.

Ciro Fabbroni, al quale è dedicata una via a Dicomano e la cui storia è documentata presso l’Istituto Storico della Resistenza, nacque nel Comune del Mugello, il 15 ottobre 1910 da una famiglia di contadini.
Secondo testimonianze e documenti dell’epoca, negli anni della lotta partigiana, si distinse per una matura coscienza e formazione politica antifascista e svolse un importante ruolo di collegamento politico-militare tra Firenze, dove si trasferì nel 1932 svolgendo il lavoro di macellaio, e i partigiani alla macchia, tra il Monte Morello e il Monte Giovi.

Dopo la sua morte, avvenuta a soli 34 anni, un’importante formazione partigiana operante nelle zone di Acone e Monte Giovi prese il suo nome, prima di confluire con altre formazioni nella 22° Brigata Garibaldi “Lanciotto”.

Con lo scoprimento della targa commemorativa, al termine di un procedimento seguito dalla vicesindaca, la Città di Firenze non solo vuole onorare la memoria del partigiano caduto nella lotta di Liberazione, ma anche proseguire l’importante funzione di mantenimento di una memoria storica della Resistenza fiorentina e della lotta partigiana.

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