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Autobus & coincidenze... Lettera in rima di una lettrice

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Autobus Autobus © Pixabay
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La lettera (firmata) di una lettrice inizia con un componimento in rima:

Residenti dissidenti

in attesa degli eventi

che vorrebbero migliorare

un piacevole benestare.

Iniziamo dal trasporto

per elencare ciò che è tolto.

Un esempio madornale?

Per non iniziar male

il fatto alla stazione.

con grande confusione

di chi arriva ottimista

e vede andar via l’autista

con un torpedone

pieno d’aria. ma senza persone.

e quel povero tapino

s’avvia a piedi meschino meschino.

Diciamo all’omobono e all’assessore

Che passano il tempo e anche l’ore.

E non voglion trovare soluzione

ne al cittadino ne alle persone.

Ora non parliamo in rima.

Ci rivolgiamo ai responsabili del trasporto pubblico locale, i quali con grande maestria fanno partire il pullman da piazza Martin L. King alle 9,32 verso la stazione FS, però c’e un piccolo problema, anche il treno delle FS parte allo stesso orario (9,32). Allora! Allora siamo propensi a pensare che questa micidiale strategia sia stata escogitata dai nostri responsabili comunali poiché visto il grande traffico che persiste in borgo san Lorenzo, il quale rischierebbe di far perdere il treno successivo, ossia quello delle 11,00 escogitando di far partire per tempo l’autobus e non perdere il treno. Per non parlare dell’espressione facciale, che alla richiesta di una fastidiosa cittadina, sempre al famoso ufficio competente, di fornirle la stampa degli orari degli autobus, passato il momento di sconcerto, per questa capziosa richiesta, la risposta non è stata vocale bensì espressiva di stupore generale, cercando senza sapere, dove trovare questi benedetti orari, insomma per dirla con una battuta di un famosissimo attore “cado dalle nubi” ah! Dimenticavamo il coprifuoco, il quale si realizza alle 18,20 facendo partire sempre il suddetto autobus, questa volta dalla stazione FS, nonostante che uno dei treni diretti a borgo per poi proseguire oltre arrivi in stazione esattamente allo stesso orario di partenza dell’autobus, e che logicamente parta anche questa volta vuoto. Senza considerare che ci sono anche treni dopo tale orario ma per via del coprifuoco, si fa partire anzitempo.

Il servizio è pagato dai cittadini mugellani, ma purtroppo non riescono a usufruirne, allora immaginiamo che il motivo di tale mancanza sia dovuta al fatto che l’appalto per il servizio dei bus costi poco, forse troppo poco perché includa anche i passeggeri.

C’è dell’altro da aggiungere. Parliamo del sentiero pedonale che unisce viale Giovanni XXIII a via della Resistenza, (Resistenza la scrivo con la R maiuscola, perché è stata una cosa importante, come pure avremmo scritto nel cartello che indica Via che Guevara: “Ideologo”,

“Medico”, “Rivoluzionario”, e non politico. Magari! Se non altro, per non confondere il “Che”, con politici del calibro di Renzi o Berlusconi o Alfano oppure Boschi oppure Lotti o Brunetta e chi più ne ha più ne metta. Giusto per la rima.) Per tornare al sentiero che tante persone percorrono, a onor del vero però solo quando piove, ci si trova di fronte a una bella pozzanghera la quale impedisce agli anziani, soprattutto, un’agevole percorso per raggiungere la farmacia, o gli ambulatori medici, oppure per recarsi nel negozio di ortopedia, o solamente per prendere l’acqua ai fontanelli.

Per superare l’ostacolo creato dalla pozzanghera è stata posta sopra una grata, con quella gratella volendo ci si può cuocere il pesce alla brace negli ameni week end estivi. A seguito di rimostranza da parte di una “fastidiosa” cittadina di Borgo che non gradiva il pesce alla griglia,

La pertinente e autorevole risposta, sempre del competente ufficio tecnico è stata: “Passi da un'altra parte”. Certo ci fosse stata ancora la trasmissione televisiva “la sai l’ultima” sicuramente quest’affermazione avrebbe vinto il primo premio. Un bel piatto dei mitici tortelli mugellani.

Il seguito alla prossima puntata

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