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Traffico, ciclabili e sosta a Borgo. Alcune riflessioni e qualche numero

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Traffico e sosta. Occupazione nei giorni di mercato Traffico e sosta. Occupazione nei giorni di mercato © Leonardo Romagnoli
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E' interessante rilanciare questa mattina l'accurata riflessione postata ieri sui social da Leonardo Romagnoli, consigliere comunale della lista Borgo in Comune: Che traffico

Il piano comunale del traffico è stato uno degli argomenti molto discussi anche in campagna elettorale in quanto era stato promesso nel precedente mandato amministrativo e non realizzato. Nel frattempo si sono fatte scelte che incidono pesantemente sull'accesso a Borgo san Lorenzo come lo spostamento del mercato del martedi.

Ora che i tecnici incaricati hanno presentato lo studio sulla mobilità a Borgo e abbiamo una base su cui discutere e confrontarci anche se tutto sembra ormai deciso.

Partiamo dal mercato del martedì sul cui spostamento hanno pesato scelte soprattutto di carattere commerciale. Quali sono le conseguenze sulla viabilità? Il martedi si perdono 340 posti auto in una zona centrale che diventa di fatto satura anche per la perdita di gran parte dei posteggi a pagamento che dovrebbero garantire maggiori opportunità di accesso e sosta. L'unico modo per recuperare buona parte di questi posti sarebbe quello di utilizzare l'area del Foro Boario non asfaltata ( come avveniva con la vecchia collocazione del mercato) che però si trova ora piuttosto distante da gran parte dell'area mercatale.

Nelle zone centrali del paese il livello di occupazione degli stalli di sosta è superiore al 95% anche nei mesi estivi e per abbattere questo valore elevatissimo fino al 66% i tecnici hanno considerato anche i parcheggi ad ovest di via Marconi più quelli di Piazza Martin Luther King (non sono invece considerati quelli del Foro boario delle aree non regolamentate e sterrate).

Esistono nel capoluogo 4180 posti auto ma in questo conteggio sono compresi i posteggi della stazione, dell'ospedale e di viale Kennedy che poco hanno a che vedere con l'accesso alla parte centrale e commerciale del paese. Di questi quelli a pagamento sono solo 186 e quelli a disco orario 105 e anche i nuovi posteggi di piazza V. Veneto sono scarsamente significativi essendo solo in minima parte a pagamento e in larga parte occupati dai residenti.

Questo è un problema per un paese come Borgo san Lorenzo che ha una forte capacità attrattiva in quanto della gran mole di traffico solo il 30% è in attraversamento entro i 30 minuti ( l'unico dato che è vicino al 50% è quello in ingresso da Polcanto dove questa viabilità viene utilizzata in alternativa alla 551 per bypassare San Piero e Borgo).

Il Comune disponeva già di uno studio di Tages sulla situazione della sosta a Borgo san Lorenzo che risale ad una quindicina di anni fa quando furono istituiti primi posti a pagamento e che evidenziava già allora il problema della scarsa rotazione dei posti. La soluzione proposta fu attuata solo in parte negli anni successivi perchè prevedeva la creazione di 450 posti auto a pagamento.

“Complessivamente per il Centro Storico del comune lo schema di riorganizzazione suggerito tende ad un assetto in cui al contorno della ZTL si prevede una fascia soggetta a sosta onerosa destinata a privilegiare la sosta di breve durata con la conseguente ricollocazione della sosta libera( in genere di durata più lunga) in ambiti più distanti dal CS stesso.” Questo perchè sostenevano allora i redattori della proposta chi si ferma per poco tempo ha necessità di essere in prossimità della destinazione mentre è il contrario per coloro che devono sostare a lungo. Ovviamente una proposta di ampliamento delle zone di sosta a pagamento( che non è prevista dalla relazione 2020) dovrebbe prevedere l'uso gratuito dei primi 10 minuti e soluzioni specifiche per i residenti.

Il capitolo più importante dello studio è l'applicazione del BiciPlan con la creazione di nuove piste ciclabili nel centro abitato. La parte più interessante ma con molte incognite proprio in relazione ai numerosi posti auto persi anche in aree critiche e alla impossibilità di realizzare percorsi dedicati.

La parte più importante è la creazione di una ciclabile dedicata dalla rotonda Conad alla rotonda Giotto Ulivi della lunghezza di circa 3 km per direzione di marcia ( oggi esiste solo un percorso promiscuo pedoni/bici sul marciapiede di viale della Resistenza, Viale IV novembre e viale Kennedy). In Viale della Resistenza la ciclabile verrà realizzata sulla sede stradale ( si spera con cordoli di separazione) e comporterà la perdita del 52% dei posti auto attualmente presenti. Nel secondo tratto dall'ovonda a Viale Pecori Giraldi sarà tolto il 58% dei posti auto e ciò – dicono i redattori- non consentirà di soddisfare la domanda di sosta nei giorni feriali e tanto meno nel giorno di mercato. In questo caso si pensa di recuperare qualche posto asfaltando l'area verde vicino al ristorante la Griglia e con il parcheggio previsto nella lottizzazione accanto a Villa Falcucci. Il tratto del viale Kennedy prevede la totale eliminazione della sosta lungo strada per la creazione delle due corsie ciclabili, ma l'utilizzo per parcheggio è , in questo caso, davvero modesto e sono presenti alternative nella zona.

Attualmente la rete ciclabile di Borgo san Lorenzo è alquanto discutibile non avendo nessuna continuità ed essendo inserita per la maggior parte in aree scarsamente frequentate dai ciclisti e con soluzioni tecniche molto discutibili. Nel nord europa nelle zone residenziali e centrali dove la velocità non dovrebbe superare il 30 km non vengono realizzate corsie specifiche .

Una parte di quella realizzata in viale della Repubblica lato sinistro andando verso la stazione sarà rimossa per essere sostituita con un tratto in via Pietro Nelli che dovrebbe poi proseguire attraversando il giardino davanti alla materna Rodari per poi finire dentro il parco della Misericordia e sul viale della Resistenza . Non si capisce se questo ripensamento riporterà il doppio senso di marcia da piazza stazione a via Amendola oppure se resterà via Nelli come unica uscita dalla stazione da cui transitano molti bus che hanno già distrutto più volte il fondo stradale. Lo dico a ragion veduta visto che ci sto di casa, è una strada inadatta ad ospitare un traffico intenso come quello che si verifica in alcune ore del giorno. Comunque andare alla stazione sarà sempre un'impresa da buoni ciclisti D'altra parte in questi anni finanziamenti regionali e anche dell'accordo con RFI sono stati indirizzati a percorsi ciclabili per favorire l'accesso alle stazioni.

Gli inquietanti segnali rossi su viale IV novembre dimostrano che la ciclabile verrà fatta in massima parte riducendo il marciapiede e con il taglio delle poche piante rimaste ( mi auguro che non si pensi di abbattere anche l'unico leccio sopravvissuto alla gelata del 1985!). Si è parlato di nuove piantumazioni ( 40 per la precisione) ma non si capisce dove visto che non sono più ammesse sulla sede stradale. Ci saranno dettagli che in questo momento ci sfuggono non avendo visto il progetto nel dettaglio.

Resta infine il completamento della ciclabile ecoturistica lungo Sieve verso San Piero a Sieve il cui progetto definitivo è stato approvato ormai due anni fa nel 2018 e per la quale non sono stati recepiti i finanziamenti. Non considereri però questo importante progetto in relazione alla mobilità urbana ma nella sua finalità turistica, sportiva e legata al tempo libero anche se con alcune modifiche potrebbe essere un'interessante alternativa di collegamento fra alcuni comuni del territorio. Intanto però bisognerebbe fare le indispensabili opere di manutenzione dei tratti esistenti che versano in condizioni penose e intervenire su quei tratti di sponda della Sieve che potrebbero essere soggetti ad erosione nel prossimo autunno con perdita totale di alcuni tratti del percorso.

Leonardo Romagnoli
6.7.20

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