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Paterno. Botta e risposta Impallomeni - Pd sulla discarica nella cava

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Paterno. Paterno. © N.c.
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La sentenza di condanna di ieri sulla brutta vicenda della discarica abusiva realizzata nella ex cava di Paterno a Vaglia ha riaperto vecchie ferite e lacerazioni; in particolare quelle tra alcuni membri dell’attuale amministrazione (guidata da una lista civica) ed il locale Partito Democratico.

L’assessore all’Ambiente, Riccardo Impallomeni (che da anni segue la questione di Paterno) afferma che il Pd non si sarebbe 'mai speso abbastanza’ sulla questione, e rimprovera di 'non aver mai fatto una commissione d’inchiesta interna’ (il riferimento è prima all’ipotesi che era stata avanzata di tramutare la cava in una discarica per rifiuti contenenti amianto, poi all’ex sindaco Pieri per non aver fatto eseguire le ordinanze di messa in sicurezza). E afferma: “Il Pd ci ha sempre accusati di aver usato Paterno per vincere le elezioni; ma se non fosse stato per l’esposto di una cittadina niente sarebbe emerso”.

Di rimando dal Pd replicano: Apprendiamo con stupore dalla stampa che, secondo l’Assessore all’Ambiente del nostro Comune, la sentenza di condanna in primo grado per il proprietario dell’ex cava di Paterno per aver realizzato sul sito una discarica abusiva avrebbe “riaperto vecchie ferite e lacerazioni” tra l’Amministrazione e il PD. Non ci è chiaro quali lacerazioni dovrebbe aprire una sentenza che riteniamo un passo importante per il riconoscimento del danno inflitto a tutta la comunità.

Purtroppo l’Assessore sembra non riuscire a distinguere la questione dell’ipotesi di destinare il sito a discarica di amianto (peraltro subito abbandonata), dalla questione giudiziaria per la realizzazione di una discarica abusiva. Non dimentichiamo che alla sentenza si è giunti a seguito delle ordinanze fatte dall’Amministrazione Pd, e che queste non sono state eseguite perché il sito fu prontamente sequestrato dall’autorità giudiziaria. Ci pare che anche l’attuale Amministrazione, in questi sei anni, non abbia potuto procedere in tal senso per gli stessi motivi. Invitiamo quindi l’Ass. Impallomeni ad abbandonare le polemiche sterili e a impegnarsi nel recupero del sito, nell’interesse di tutti i cittadini

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