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Vittorio Sgarbi: Onore ai magistrati della Valle d’Aosta: 'Decreti di Conte incostituzionali!'

"Ampi dispiegamenti di mezzi per perseguire illeciti che non esistono".

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Vittorio Sgarbi Vittorio Sgarbi © n.c
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Vittorio Sgarbi, in un suo video su Facebook, elogia la presa di posizione di nove magistrati della Valle D'Aosta riguardo a chi esce a passeggiare o fare escursioni da solo lungo i sentieri e infliggere sanzioni a chi si allontana di casa con il cane.

Il tutto avviene con un "sacrificio estremo" e "manifestamente non necessario" di "diritti fondamentali di libertà personale e di circolazione" garantiti dalla Costituzione. Lo affermano, in riferimento al divieto di passeggiate, in qualità di "cittadini": Eugenio Gramola, presidente del tribunale, i giudici Anna Bonfilio, Maurizio D'Abrusco, Luca Fadda, Davide Paladino, Marco Tornatore, Stefania Cugge (giudice a Ivrea) e i pm Luca Ceccanti ed Eugenia Menichetti. A seguire il testo della lettera aperta:


"In un territorio qual è quello valdostano - ma anche altrove, in zone di campagna o collinari su tutto il territorio italiano - ove molti comuni hanno una densità di popolazione assai limitata a fronte di un territorio in gran parte esteso in zona rurale, che pericolosità rivestono le condotte di chi, per sopravvivere alla situazione pesante in cui tutti viviamo, avendo la fortuna di abitare in comune montano - o comunque in zone isolate - (con gli inconvenienti ben noti in condizioni normali, soprattutto in stagione invernale, per spostamenti anche ordinari) faccia una passeggiata nei boschi 'osando' allontanarsi anche per qualche chilometro dalla propria abitazione, laddove superate le 'quattro case' del paese - proprio nel raggio delle poche centinaia di metri di spostamento consentito od almeno tollerato - si spinga fino alle zone solitarie di montagna dove - se ha fortuna - potrà incontrare forse qualche marmotta, o capriolo o volpe, transitando al più in prossimità di qualche alpeggio, al momento anche chiuso".

Quindi "fermo restando che è compito delle Forze di Polizia, e prima ancora dell'autorità politica che ne dirige l'operare, decidere come e dove concentrare i controlli sull'osservanza delle disposizioni emanate dal Governo, è difficile non chiedersi se davvero non si sappia immaginare un modo più utile per spendere il danaro pubblico, in settori ove ce n'è ben più bisogno per le tante necessità urgenti delle strutture sanitarie o per più seri interventi di prevenzione e protezione degli anziani in strutture di accoglienza".



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