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Eolico. Dicomanocheverra’ chiede alla Regione l’attivazione dell’inchiesta pubblica

Inoltre, nella stessa istanza, la Lista Civica chiede anche la proroga dei termini di presentazione delle osservazioni

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Laura Barlotti della Lista Civica "Dicomano Che Verrà" Laura Barlotti della Lista Civica "Dicomano Che Verrà" © n.c
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Il gruppo Consiliare Dicomanocheverrà con riferimento al progetto dell’Impianto Eolico Monte Giogo di Villore ha richiesto alla Regione Toscana l’attivazione dell’Inchiesta Pubblica, ai sensi della Legge Regionale N. 10 /2010 e del D.Lgs 152/2006.

Questo” spiega Dicomanocheverrà in un comunicato “si è reso necessario considerato il pesantissimo impatto dell’intervento sul territorio, al fine di garantire che tutte le posizioni e i dubbi in merito all’intervento, di portata industriale, abbiano la possibilità di essere adeguatamente spiegate ad apposita commissione e approfondite. Non possiamo pensare di gestire in fretta e in silenzio quello che ha tutte le caratteristiche di un disastro annunciato”.

Non solo” continua la capogruppo Laura Barlotti “al contempo abbiamo anche ritenuto opportuno, considerata anche l’eccezionalità del momento che stiamo attraversando a causa di Covid 19, di chiedere una proroga dei termini del progetto che è stato pubblicato in data 23 marzo 2020. Come è possibile infatti in questo periodo riunirsi per fare incontri, per costruire eventuali osservazioni, fare iniziative pubbliche e quindi garantire l’informazione sul progetto alla cittadinanza e anche la partecipazione?

Si tratta” continua Barlotti “di un intervento d'impatto devastante per il nostro territorio, quindi come è pensabile fare decorrere da adesso i 60 giorni per eventuali osservazioni e iniziative varie, in un momento in cui a livello nazionale viene richiesto alle persone di stare a casa? Come possiamo pensare di confrontarci sulla questione e di informare in modo adeguato i cittadini? O questo non è importante. Auspichiamo che senso di responsabilità e senso civico prevalgono".

Infine conclude Laura Barlotti “Covid19 non può essere un’ulteriore e buona occasione per ripensare anche un intervento di questo tipo? O vogliamo fare finta che non sia successo niente? Siamo proprio sicuri di voler industrializzare il nostro appennino a favore di un impianto già superato?”.

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