La corsa alla richiesta del bonus da 600 euro per liberi professionisti, autonomi, partite Iva, stagionali e lavoratori dello spettacolo si è fermata ai nastri di partenza. Il sito di Inps non è raggiungibile da questa mattina.
Chi invece era riuscito a fare la domanda questa notte si è ritrovato il nome e cognome pubblicato sullo stesso sito, vedendosi violato il proprio diritto alla privacy. Centinaia di utenti hanno segnalato di essere stati reindirizzati su pagine di altri utenti con accesso a numeri, dati personali. Il Garante della privacy Antonello Soro ha già riferito che interverrà sulla vicenda.
Pasquale Tridico, presidente di Inps, ha comunicato attraverso il profilo Twitter dell'ente che: "Negli ultimi giorni il sito ha ricevuto attacchi hacker che sono continuati anche stamattina, e che abbiamo segnalato alle autorità. Il sito verrà riaperto con modalità diverse: dalle 9 alle 16 potranno accedere consulenti e intermediari e dopo le 16 gli utenti”.
Tridico è intervenuto nel primo pomeriggio a RaiNews 24 e ha voluto sottolineare che: "Abbiamo ricevuto 100 domande al secondo. Una cosa mai vista sui sistemi dell'Inps che stanno reggendo, sebbene gli intasamenti sono inevitabili con questi numeri. Non ci sarà nessuno click day - ha proseguito Tridico - non ci sarà alcun ordine cronologico e le domande potranno essere inviate anche nei giorni successivi al primo aprile collegandosi al sito e cliccando sul banner dedicato".
Il presidente di Inps ha poi sottolineato che entro il 15 aprile saranno accreditati i primi bonus.
#Inps @ptridico: “Negli ultimi giorni il sito ha ricevuto attacchi hacker che sono continuati anche stamattina, e che abbiamo segnalato alle autorità. Il sito verrà riaperto con modalità diverse: dalle 9 alle 16 potranno accedere consulenti e intermediari e dopo le 16 gli utenti” pic.twitter.com/Wj7Q2ZIIhJ
— INPS (@INPS_it) April 1, 2020