Vila San Biagio © Sereni orizzonti
Le Rsa, come le scuole, gli ospedali, sono tra i luoghi in cui più facilmente può svilupparsi il contagio. Pertanto ci chiediamo quali attività di prevenzione, verifica e monitoraggio siano state promosse, anche a livello di zona, dal Comune e dalla Società della Salute, pur nella complessità del contesto, per tenere sotto controllo la situazione?
Purtroppo non ne abbiamo evidenza, ma solo sommarie informazioni che si apprendono dai social. Inoltre perché il consiglio anche con sistemi di video conferenza e la commissione competente non vengono messi a conoscenza di ciò che sta accadendo sul territorio? Purtroppo" continua il comunicato "da ciò che oggi emerge dobbiamo dedurre che non sia stato messo in atto alcun sistema specifico di controllo e nemmeno alcun intervento, complici anche i tagli alla sanità fatti nel corso degli anni, teso a potenziare, alla luce di questa emergenza, i presidi sanitari di base a cui è delegata l'assistenza sanitaria dei residenti di queste strutture. Come può essere possibile in queste condizioni?
Senza parlare delle persone che vi prestano servizio e assistenza, spesso anche dipendenti di cooperative e che dovrebbero essere sottoposte obbligatoriamente a tampone in qualsiasi caso e non solo in presenza di sintomi o contagi all'interno della struttura. Cosa che invece, come nel caso di villa San Biagio, ma anche in altri casi, non è stata fatta se non quando era oramai troppo tardi.
Auspichiamo infine" chiude il comunicato "che il dopo Covid 19 possa essere anche l'occasione per riflettere sul nostro welfare e su come sulla salute non si possa speculare. Intanto facciamo i nostri migliori auguri ai residenti di Villa San Biagio e Villa Rio, alle loro famiglie e a tutto il personale".
Laura Barlotti
Dicomano che verrà
