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Eolico Mugello. Il Comitato: 'No ai grandi impianti. Stop spreco e sì autoproduzione'

E afferma: 'E' il momento di cambiare il paradigma di sviluppo'

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Eolico Villore Eolico Villore © N.c.
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Di seguito il nuovo comunicato del comitato per la Tutela dei Crinali Mugellani: Premessa. Spulciando sul sito della Regione Toscana la sera di mercoledì 25 marzo, qualcuno del nostro Comitato si è accorto che due giorni prima, il 23 marzo, in piena emergenza sanitaria, la REGIONE TOSCANA ha pubblicato il progetto dell’IMPIANTO EOLICO INDUSTRIALE “MONTE GIOGO DI VILLORE”. Lasciamo da parte ogni commento sui richiami alla calma, di soli pochi giorni prima, che stavano per farci abbassare la guardia. Subito dopo aver divulgato sulla chat del Comitato la “scoperta”, ecco che è stato tutto un susseguirsi di pubblicazioni della notizia: nessuno sapeva nulla, ma guarda?!? A maggior ragione occorrono occhi aperti, e cervelli fini…

LA PRIMA CONSIDERAZIONE, INEVITABILE, è che questo fatto ci fa capire come vanno le cose nel nostro Paese, quelle importanti, che fanno girare i soldi (pubblici?): invece di fermare tutto, per la tutela della salute di tutti, avanzano i progetti che diffondono nocività e distruzione.

La sventura del coronavirus ha aperto gli occhi a molti, altri hanno preferito chiuderli di più. Per parte nostra ci siamo resi conto che lo scenario attuale è molto diverso da quello di soli due mesi fa, per non parlare di dieci anni fa, quando la Regione presentò il suo Piano energetico che prevedeva di sommergere la Toscana sotto un diluvio di gigantesche, inutili e costosissime pale (anche la Germania, che aveva 30.000 pale, le sta abbandonando).

Il virus oltre ad aprirci gli occhi sulle condizioni reali in cui viviamo, ha RIDICOLIZZATO I PIANI DELLE RINNOVABILI. Il microscopico esserino, in poche settimane, per la “decarbonizzazione” ha fatto più di quanto tutti i governi dei paesi industrializzati in vent’anni: l’aria è tornata pulita, i consumi si sono ridotti in maniera drastica: non sono le pale a salvarci, ma lo stop alla spreco!

E allora?

SE C’È UN MOMENTO PER CAMBIARE IL PARADIGMA DELLO SVILUPPO È QUESTO!

Il virus ci ha fatto capire che questo particolare tipo d’impianti è proprio come gli arsenali militari (ogni pala installata costa milioni di euro!), un finanziamento massiccio di denari (attraverso le bollette!) che serve solo a generare profitti a pochi e disagi e malanni a molti.

Ci ha fatto capire che in realtà tali progetti sono gli ultimi colpi di coda del vecchio sistema, quello che ha spremuto la Terra come un limone per renderlo ormai inservibile, proprio il sistema delle compagnie carbonifere, petrolifere, nucleari (sì, sono proprio le stesse!) che oggi troviamo in prima fila a proporci le rinnovabili, con questi assurdi e giganteschi progetti eolici, che non producono energia utile e fanno danni anche in mezzo al mare e al deserto. Gruppi di speculatori che si propongono di colonizzare e distruggere le aree deboli del pianeta, di impossessarsi delle ultime risorse disponibili per ridurci definitivamente in schiavitù.

L’energia eolica dei grandi impianti è una chimera nociva, come e più delle altre a cui si è ricorso finora: sono ormai solo i nostri politici che vogliono proseguire in questa via di rovina totale, sottraendo le risorse alle vere alternative energetiche, invece di orientarsi verso il risparmio e l’autoproduzione, che realmente rispettano il territorio e la salute dei cittadini.

E ORA COSA SUCCEDERÀ?

La pubblicazione implica che la Regione HA GIA’ ACCETTATO IL PROGETTO come completo e idoneo: manca ormai solo l’AUTORIZZAZIONE.

Di fatto ora – come sa chi conosce questo tipo di procedure, che prevedono la discussione degli aspetti critici e ostacolanti prima dell’autorizzazione del progetto -­‐ sta soltanto a noi cercare di impedire la sua realizzazione, presentando le nostre osservazioni contrarie (entro sessanta giorni più quelli aggiunti dal decreto Cura Italia), e facendo pressione su tutti gli Enti che parteciperanno alla Conferenza dei servizi, l’organismo che darà la valutazione finale. La lista di questi Enti è lunga, e non la conosciamo per intero. Tra essi ci sono:

-­‐ Regione Toscana
-­‐ Regione Emilia-­‐Romanga
-­‐ Sovrintendenza
-­‐ I comuni interessati (Vicchio, Dicomano, San Godenzo, Rufina, Barberino del Mugello, Scarperia e San Pero)
-­‐ Unione dei Comuni
-­‐ Città metropolitana
-­‐ Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi

-­‐ …

NOI SOCIETA’ CIVILE COMBATTEREMO, PER LA TUTELA DEI NOSTRI CRINALI, come abbiamo già annunciato, CON TUTTI I MEZZI CONSENTITI DALLE LEGGI DEMOCRATICHE, contro i GOLIA che vogliono DISTRUGGERE IL MONDO NATURALE e SCHIACCIARE LA NOSTRA LIBERTA’ di abitare in pace il NOSTRO TERRITORIO.

Comitato per la Tutela dei Crinali Mugellani
27 marzo 2020

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Commenti 6
  • Massimo R

    Premetto che non sono realisticamente sicuro dell'inutilità del contributo eolico certamente in contesti come in Spagna o negli Stati Uniti do i i suddetti parchi sono realizzati in zone desertiche o comunque poco rilevanti a livello paesaggistico , convengo che su crinali del nostro Appennino possono essere talora impattanti , ma che dire quando tali impianti vengono collocati in prossimità' anche della rete stradale , mi riferisco alle pale eoliche poste pochi metri sopra del passo della raticosa , mi domando chi può essere talmente folle nel realizzare un opera simile , malgrado abbia scritto più volte non ho mai avuto riscontro per conoscere a chi possa essere venuta una tale idea e soprattutto chi mai puo' averla autorizzata. Sapreste rispondermi?

    rispondi a Massimo R
    mar 31 marzo 2020 06:29
  • Ada mocali

    La Mafia ,forse ringrazia?

    rispondi a Ada mocali
    dom 29 marzo 2020 07:36
  • Maurizio Ballerini

    Forza che c'è la faremo a fermare la distruzione dei nostri crinali

    rispondi a Maurizio Ballerini
    dom 29 marzo 2020 08:47
  • Ugo Natalino

    Vorrei conoscere in cosa consiste l'autoproduzione, l'alternativa. Grazie

    rispondi a Ugo Natalino
    dom 29 marzo 2020 05:30
  • Annette Seipp

    continua...Non tutti possiamo fare l'orto,ma possiamo servirci da produttori locali e realizzare tante soluzioni"fai da te".possiamo riparare,creare,riutilizzare , e crea più gioia e soddisfazione che riempirsi nei centri commerciali.Occorre alzarsi dalla comoda poltrona"tutto servito" e non rimanerci seduto aspettandosi che qualcuno rissolva "il problema".La razza umana purtroppo non è capace di sopravivere senza attingere ai tesori della terra e non abbiamo niente di utile da restituirla.Quindi meno prendiamo meglio è.In questo periodo siamo stati costretti dalla vita di metterci in discussione.Ma purtroppo ci sono alcuni che,se come niente fosse,continuano a progettare grandi impianti industriali ed a produrre un immensità di rifiuti speciali a scopo di lucro ed a discapito di tutti!

    rispondi a Annette Seipp
    mar 31 marzo 2020 11:22
  • Annette Seipp

    Crede davvero che le pale eoliche sono delle bacchette magiche a rissolvere l'elevato inquinamento?Anche la fiaba della crescita in eterno è finita...e desperatamente cercavano a tenere in piedi il PIL mettendo in ginocchia il pianeta.I crinali non sono una risorsa rinnovabile e il litio non casca dal cielo ma viene scavato..lontano da noi,dove devono cedere foreste,persone,animali e dove lavorano anche i bambini a costo basso.L'energia più pulita è quella non consumata ed è in questo senso che ognuno può contribuire.Possiamo evitare la soppraproduzione di cibi e oggetti di scarsa qualità e il consumo smisurato di ogni cosa (eppure non siamo mai contenti).Possiamo evitare generazioni di bambini obesi e possiamo vivere p.e.anche senza fragole e pomodori a Natale....continua

    rispondi a Annette Seipp
    mar 31 marzo 2020 11:04