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Bivigliano. Confermato il centro quarantena: 'Per centri e comunità di accoglienza della Metrocittà'

Gli ospiti, nelle 17 camere, saranno presidiati H24 da un operatore. Sindaco e comunità: 'Troppo centrale'

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Quarantena Quarantena © Foto di Juraj Varga da Pixabay
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A seguito la nota del Comune di Firenze (di ieri sera, venerdì 27 marzo) che conferma l'ipotesi centro di quarantena nell'hotel Giotto. Una ipotesi verso la quale il sindaco, la comunità e anche il locale Pd (seppur con toni diversi) hanno espresso contrarietà (clicca qui per l'articolo sulla posizione del sindaco Borchi).

A seguire la nota del Comune di Firenze: L’ex Cas di Bivigliano nel Comune di Vaglia ospiterà le persone e i nuclei familiari provenienti dalle strutture di accoglienza, che sono in carico ai Servizi sociali del Comune di Firenze e della Città metropolitana e che sono o posti in isolamento volontario in via precauzionale e cautelativa o sono stati posti in regime di quarantena dall’Asl competente.

Nella struttura di Bivigliano queste persone potranno trascorre i giorni dell'isolamento volontario in un luogo sicuro e adeguato, con un presidio 24 ore su 24 di un operatore sociale.

La struttura, dotata di 17 camere con bagno, è uscita dal circuito delle accoglienze per migranti gestite dalla prefettura ed è stata destinata a questa nuova funzione.

La Direzione dei Servizi sociali del Comune di Firenze coordinerà la struttura.

“La priorità in questo momento è contenere il contagio - afferma l’assessore a Sanità e Accoglienza Andrea Vannucci - attraverso la predisposizione di strutture che permettano di isolare i malati di Coronavirus. Nella nostra città abbiamo tante persone che vivono nelle comunità dell’accoglienza ed era necessario mettere a disposizione una struttura dove gli ospiti, al bisogno, possano trascorrere l'solamento volontario e la quarantena se necessario”.

"Da qui la decisone di predisporre un servizio come quello realizzato a Bivigliano - spiega l’assessore - aperto alle esigenze di tutto il territorio metropolitano. La salute pubblica non conosce i confini comunali ed è necessario che il Comune di Firenze si metta a disposizione in situazioni d’emergenza come questa”.

“Nell’emergenza Coronavirus, è ancor più importante tutelare le persone fragili, che vivono situazioni di marginalità di vario genere, a partire dall’assenza di una dimora - fa presente il consigliere della Città Metropolitana di Firenze delegato alla Promozione sociale Nicola Armentano -. Vuol dire prendersi cura della loro salute e della salute di tutti, perché garantire l’isolamento dei potenziali malati è fondamentale per contenere il contagio. L’individuazione di questa struttura, che sarà sorvegliata 24 ore su 24, va in questa direzione e risponde a una necessità urgente e fondamentale, mettere in sicurezza persone fragili, e quindi più esposte, e nello stesso tempo evitare la diffusione del virus, per preservare la salute pubblica e il nostro sistema sanitario, già in sofferenza in questo periodo complesso”. (fp)

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Commenti 2
  • Giampaolo Giannelli

    Follia non aver ascoltato ne le comunità ne la misericordia ne il Sindaco È stato scelto un luogo sbagliato con un metodo autoritario da Nardella. Vergogna

    rispondi a Giampaolo Giannelli
    dom 29 marzo 2020 03:42
  • B.E

    NOI CITTADINI DI VAGLIA NON POSSIAMO FARE LA SPESA NEI SUPERMERCATI DI BORGO SAN LORENZO.!E POI SI FA UN CRNTRO ACCOGLIENZA COVI-19 NEL BEL MEZZO DEL PAESE!!! VERGOGNA!

    rispondi a B.E
    sab 28 marzo 2020 04:37