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Ripristinata la luce sulla statua di Cristo Re a Borgo

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La nuova illuminazione  dell’aiuola di Cristo Re La nuova illuminazione dell’aiuola di Cristo Re © Fotostudio Buccoliero
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Dopo circa sei mesi, finalmente grazie all’interessamento dell’assessore ai Lavori Pubblici Patrizio Baggiani, il bellissimo volto bronzeo del Cristo Re, opera scultorea del prof. Augusto Chini (1931) al centro della piccola ma armoniosa aiola, progettata dell’allora ingegnere comunale Tullio Lorini, che delimita il viale della Repubblica e il viale IV Novenbre, è stato nuovanete illuminato come si deve, dopo che durante alcuni lavori durante la famosa (in senso negativo) ovonda, i faretti erano stati deviati ed alcuni si erano spenti.

Un intervento quindi doveroso e in questo contesto ricordiamo che l’idea di illuminare la notte questo piccolo ma grazioso lembo urbanistico (i borghigiani chiamano quel luogo “Cristo Re”) fu realizzato alcuni anni orsono, grazie al fattivo intervento finanziario della Fondazone “Umberto I°” di Borgo San Lorenzo e di alcuni esercizi commerciali del posto.

Sinceramente, come abbiamo notato, per i viandanti e gli automobilisti che la notte transitano davanti all’aiuola, questo segno artistico fornisce una splendida visione di accoglienza, di arte, di cultura, di fede.

In una breve parentesi storica, come sopra scritto, ricordiamo che il bellissimo busto in bronzo del Cristo, poggiato su una antica colonna monolitica, opera del prof. Augusto Chini), venne innalzato alla fine di dicembre del 1931 (90 anni orsono), in ricordo delle SS. Missioni che furono predicate nella Pieve di San Lorenzo, volute dal pievano Monsignor Ugo Corsini, dal 22 novembre al 6 dicembre 1931 e condotte da don Silvio Rossi e don Umberto Bracchi, sacerdoti della Missione di San Vincenzo dè Paoli.

La cerimonia di inaugurazione e benedizione del busto del Cristo avvenne a fine dicembre del 1931 e di questa giornata il Messaggero del Mugello riportò un ampio servizio giornalistico. Nel tempo la toponomastica è cambiata ma, come per “Santa Lucia”, “Sant’Andrea”, “Zeti”, “Malacoda”, “Ponterosso” etc, etc, per “Cristo Re” (che dopo la guerra alcuni volevano abbattere), la denominazione è ormai incastonata nella storia paesana.

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