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Spazio Uno, Due, Tre. La replica di Piani: "Abbiamo garantito sicurezza ai bambini"

Secondo il primo cittadino nella precedente collocazione mancavano le verifiche di stabilità

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La scuola materna La scuola materna © OK!Mugello
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“Amministrazioni diverse, scelte diverse”, ha dichiarato qualche giorno fa l'ex Sindaco di San Godenzo, Alessandro Manni, riferendosi alla scelta che la nuova amministrazione ha fatto nel cambio, di sede e di ‘forma’, del servizio “Uno, due, tre”; da 10 anni presente nel comune.

“Sono pienamente d’accordo”, ribatte il nuovo primo cittadino e continua: “meno male amministrazioni diverse!, altrimenti chissà per quanto tempo ancora questa situazione di potenziale pericolo sarebbe andata avanti! La minoranza intende criticare le nostre scelte? A questo punto ci sembra giusto rispondere chiarendo in maniera netta ed adeguata ai cittadini, i motivi che ci hanno portato a riorganizzare il servizio spazio gioco “Uno, Due e Tre”.

Questo l’incipit con cui Emanuele Piani invia una nota alla stampa di precisazione e risposta a quanto sostenuto dall’avversario politico. “Andiamo per ordine, - continua il neoeletto - a seguito di incontri svolti con le famiglie interessate ed il personale educativo è stato scelto di dare risalto allo spazio gioco mattutino, sperimentato nel corso del 2019, estendendolo da 1 a 3 mattine. Il servizio scelto, necessitando di maggior unità di personale, ovviamente ha un costo più elevato rispetto a quello dello scorso anno, che non era comunque gratuito, come sostiene l'opposizione, ma costava circa 45 euro al mese. Questa scelta è stata condivisa con tutti i genitori interessati: tutte le famiglie residenti che frequentavano lo spazio gioco pomeridiano hanno aderito alla nuova organizzazione per cui, quando il centro sinistra di San Godenzo afferma che il servizio è diventato per pochi, non si capisce proprio a cosa faccia riferimento!”.

“Ma increduli ci ha lasciati la contrarietà sul cambio della sede. –continua Piani. - E’ vero, abbiamo ridotto gli spazi della scuola dell’infanzia, (rimanendo comunque ampiamente nei limiti di legge, anche se solo per le tre mattine in cui si svolge lo spazio gioco. È vero anche che i bambini che usufruiscono del servizio “Uno, Due e Tre” hanno a disposizione meno spazio degli anni precedenti. Il motivo? Semplice, l’amministrazione Piani ha scelto di garantire sicurezza e incolumità ai propri bambini!. Nei 10 anni di Spazio gioco “Uno, Due e Tre” l’amministrazione Manni ha strutturato lo spazio gioco pomeridiano in uno stabile a cui non erano state effettuate le verifiche di stabilità, una cosa impensabile per noi che, infatti, abbiamo subito eseguito le verifiche del caso.!”, incalza il primo cittadino. “Manni sostiene che potevamo trovare altri spazi? Nei 10 anni di amministrazione non sembrano essere emerse situazioni se non una struttura con edifici che non possono accogliere nessun servizio equiparabile a quello scolastico. Fatto gravissimo, infine, il non aver informato famiglie ed educatrici che non erano state svolte le verifiche di stabilità sull’immobile utilizzato fino allo scorso anno; probabilmente alla luce di questa informazione il servizio si sarebbe immediatamente interrotto. Da qui la scelta di ristrutturare un’aula della scuola dell’infanzia”. La nota continua con: (…)”il centro sinistra San Godenzo davanti alla riduzione degli spazi della scuola dell’infanzia scrive “il diritto universale della Scuola Pubblica è stato leso a scapito di un progetto per pochi”. Vogliamo rispondere ancora una volta che: la sicurezza è al primo posto, ne hanno diritto tutti, soprattutto i nostri piccoli cittadini, per quanto pochi siano. Ce lo ricorda tra l'altro tutte le mattine la targa dedicata alle 28 vittime della scuola di San Giuliano di Puglia, apposta all'ingresso della nostra scuola primaria proprio dalla precedente Amministrazione, una volta terminati i lavori di adeguamento sismico e statico previsti dalla legge. La nota amara con cui la lista civica dà risposta al centrosinistra termina con l’ennesima battuta di contrarietà: “Vorrei, infine, che la minoranza riflettesse su quanto da loro stessi affermato: “L’interesse della Comunità viene colpito proprio al suo cuore con la scelta della sede del servizio”. Sono parole sicuramente adatte, ma non alle nostre scelte, bensì a quelle fatte in passato, quando si è scelto di istituire un servizio educativo in uno spazio NON A NORMA e quindi potenzialmente pericoloso, senza preoccuparsi minimamente della sicurezza dei più piccoli, né di quella di accompagnatori ed educatori. A questo, aggiungerei che, spostando lo spazio gioco all’interno della materna abbiamo anche migliorato il livello di sicurezza riguardo il rischio incendi, con il montaggio di tre porte tagliafuoco che isolano il locale mensa dal resto degli stabili. Insomma, scelte logiche che non necessitavano di grossi investimenti; scelte che siamo fieri e orgogliosi di aver fatto.”

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