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Mediazione: un paese moderno accoglie con favore la cultura della conciliazione

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Mediazione: un paese moderno accoglie con favore la cultura della conciliazione Mediazione: un paese moderno accoglie con favore la cultura della conciliazione © n.c.
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Quanti conoscono l'opportunità di rivolgersi all'istituto della mediazione civile e commerciale piuttosto che continuare a intasare le aule giudiziarie? L'avvocato Salvatore Azzaro ci fornisce i dati recenti sull'argomento.

Ritorno sul tema dei risultati della mediazione, stimolato dalle critiche ad un mio precedente articolo e dalla diffidenza che ancora qualcuno degli utenti nutre verso questo istituto. Ho recentemente partecipato a un convegno a Firenze celebrato nell'ambito della “GIORNATA EUROPEA DELLA MEDIAZIONE” che vedeva una folta platea di avvocati e che registrava, al tavolo dei relatori, la presenza di personalità ed esperti di alto profilo. Basti pensare che hanno portato i saluti istituzionali i presidenti dei tre Ordini Professionali degli Avvocati, Notai, Commercialisti, che l'evento era patrocinato dall'Organismo di Conciliazione di Firenze che è il più accreditato organismo di conciliazione d'Italia e che il primo relatore è stato il presidente del Tribunale di Firenze. Nel corso del convegno sono stati presentati anche i risultati del lavoro dei mediatori OCF, di cui mi onoro di far parte, nel corso dell'anno 2018. Ebbene tutti i relatori sono stati concordi nel dichiarare che essi sono stupefacenti sia nel loro complesso sia valutati per singole categorie. Dall'analisi della tabella in allegato (scarica qui la tabella), è infatti cresciuto il numero delle procedure depositate su base volontaria (segno di un'accresciuta cultura della conciliazione sia tra gli utenti sia nella classe forense) ed è rilevante il numero delle procedure delegate dal magistrato; ossia di quelle procedure che provengono da invito del giudice dinanzi al quale pende un giudizio civile (segno di un'accresciuta fiducia nell'istituto anche da parte della categoria dei magistrati). Per quelli come me che hanno sempre creduto nella mediazione è stato un balsamo e una iniezione di fiducia che mi spinge a perfezionare ancora le mie tecniche di mediatore, a completare la mia formazione professionale nel campo e a migliorare ancora il mio servizio nel corso delle mediazioni. Prendendo la parola a margine del convegno ho riportato la mia esperienza professionale auspicando a livello normativo la creazione di uno specifico albo dei “mediatori professionisti” e la nascita di un'associazione di categoria. Credo che sia giunto il momento di allineare il nostro paese e la nostra esperienza a quelle degli altri paesi europei e di accogliere definitivamente la cultura della conciliazione in sostituzione alla cultura del conflitto. Un paese moderno non può permettersi una giustizia borbonica né una giustizia lenta ed inadeguata, né possiamo pensare che i tribunali siano il contenitore di ogni lite e di ogni conflitto. Questo atteggiamento e questa cultura della contrapposizione a ogni costo ha generato per il nostro paese costi sociali insostenibili e danni d'immagine impagabili. E' dunque giunto il tempo di un risoluto cambio di passo e di direzione verso un rinnovato atteggiamento sociale e verso una nuova cultura della cooperazione per la soluzione dei conflitti.
Avvocato Salvatore Azzaro – Mediatore professionista Mediatore e socio fondatore dello Studio Legale AZZARO & PARTNERS. Ha maturato significative esperienze in campo di diritto societario e commerciale, diritto fallimentare, diritto civile in generale, diritto penale, transazioni immobiliari. In ambito internazionale è referente di alcuni importanti studi legali quali il Bufete Antonijoan-Gonzalez-Grasa di Barcellona e lo studio Reiss & Colleghen di Francoforte. E’ conciliatore abilitato, membro dell’Organismo di Conciliazione di Firenze e del Centro di Mediazione dell’Europa, del Mediterraneo e del Medioriente (CEM) – delegazione italiana.

 

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