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Commercializzavano ingenti quantità di olio di semi di soia come "Extra vergine": 14 indagati fra Foggia e Firenze

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Commercializzavano ingenti quantità di olio di semi di soia come Extra vergine: 14 indagati fra Foggia e Firenze Commercializzavano ingenti quantità di olio di semi di soia come Extra vergine: 14 indagati fra Foggia e Firenze © n.c.
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Nella mattinata di ieri (17 Settembre 2019) i Carabinieri del NAS di Firenze, a conclusione dell’indagine “Croce e Delizia” coordinata dalla locale Procura della Repubblica, supportati da militari del NAS di Foggia, dei Comandi Provinciali CC di Firenze e Foggia, nonché da personale dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi, hanno dato esecuzione in Montespertoli (FI) e Cerignola (FG), ad un’ordinanza applicativa di arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Firenze nei confronti di 2 soggetti, ritenuti responsabili, rispettivamente, dei reati di riciclaggio e ricettazione di ingenti quantità di olio di semi etichettato come olio extravergine di oliva, prodotto in Puglia ed immesso nel circuito commerciale toscano, a favore di numerosi operatori del settore alimentare (ristoranti, bar, panifici, venditori all’ingrosso di alimenti), dei quali 11 condiscendenti. Nei confronti di questi ultimi le autorità procederanno con modalità separate rispetto ai principali responsabili. Allo stesso tempo in Impruneta e Castelfiorentino (FI) è stata notificata a 2 soggetti operanti nel settore alimentare, un’ordinanza di divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale del commercio di prodotti alimentari per mesi sei. L’attività investigativa, condotta dai Carabinieri del NAS di Firenze in collaborazione con personale dell’Ispettorato Centrale Repressioni Frodi, ha permesso di far emergere l’esistenza di una congregazione criminale che gestiva il traffico di ingenti quantitativi di olio di semi di soia sofisticato mediante l’aggiunta di clorofilla e betacarotene. Questo, nonostante non dannoso per la salute umana, veniva reso tale da renderlo simile all’olio extravergine di oliva e commercializzarlo con tale qualità, ricavandone ingente profitto economico. Nell’inchiesta sono coinvolti, a vario titolo, ulteriori 10 soggetti operanti nel settore (tra i quali 7 “prestanome”, utilizzati anche per sviare eventuali azioni investigative) indagati in concorso nel reato per aver consentito l’utilizzo del marchio di società, a loro intestate, da parte dell’arrestato in Cerignola, che conduceva materialmente la sofisticazione e il confezionamento in lattine e bottiglie apponendo etichette delle menzionate società (inesistenti o, comunque, non più operative). Nel corso delle indagini, condotte nelle province di Barletta-Andria-Trani, Firenze, Foggia, Pescara, Pisa e Prato,è stato documentato il flusso commerciale di circa 50 tonnellate di olio sofisticato, procedendo al sequestro di oltre 16 tonnellate, impedendone così l’immissione nel circuito commerciale, individuando anche i depositi dove questo veniva temporaneamente stoccato, in attesa della commercializzazione. Tra gli interventi più rilevanti eseguiti nel corso delle indagini, si segnala l’intercettazione ed il sequestro di un autocarro che trasportava 5.500 litri di olio sofisticato, in transito nel capoluogo toscano, destinato a rifornire un esercizio di ristorazioCne.

 

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