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Asfalti. Una riflessione in vista dell'incontro del 6

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Asfalti. Una riflessione in vista dell'incontro del 6 Asfalti. Una riflessione in vista dell'incontro del 6 © n.c.
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I'n vista dell'incontro pubblico del prossimo 6 settembre, sarà utile pubblicare questa riflessione del Comitato di Massorondinaio: L’attività dello stabilimento di bitume di Massorondinaio, a San Piero a Sieve, potrà riprendere e continuare per altri 15 anni, dopo il rinnovo dell’autorizzazione ambientale concessa dalla Regione Toscana nel marzo scorso. Ma il Comitato di cittadini, da tempo attivo sul problema delle emissioni con documenti ed iniziative, ha impugnato l’atto davanti al TAR, ritenendo che il progetto di mitigazione ambientale che la società Bindi dovrà mettere in atto non sarà sufficiente ad abbattere gli inquinanti dello stabilimento. La stessa Arpat, ad oggi, non ha presentato uno studio sulla diffusione degli inquinanti così come previsto dal Piano regionale per la qualità dell’aria. Lo stabilimento si trova a 60 metri dalle abitazioni di un villaggio residenziale, a circa 200 metri da un parco pubblico e strutture sportive frequentate anche da bambini ed è comunque contigua all’intero paese di San Piero. Per questo il Comitato di Massorondinaio ha organizzato un incontro pubblico che si svolgerà venerdì 6 settembre dalle ore 19 con un piccolo rinfresco e a seguire il dibattito dalle ore 20,30 nell'auditorium della scuola a San Piero a Sieve. Il Comitato ricorda che, sempre nel marzo scorso, l’Asl ha risposto ad una lettera del Sindaco di Scarperia e San Piero Federico Ignesti nella quale si chiedevano rassicurazioni ad Arpat, Regione ed Asl sulla reale assenza di rischio per la salute dei cittadini e per l’ambiente alla ripresa dell’attività dello stabilimento. Nella risposta dell’Asl si legge testualmente: “considerato che lo stabilimento in oggetto è un attività compresa nell’elenco delle industrie insalubri di prima classe e che dall’attività saranno emesse sostanze che direttamente o indirettamente, sono tra gli inquinanti più studiati e monitorati perché ritenuti dannosi per la salute e per l’ambiente (polveri, COT, ossidi di zolfo e IPA), tale assenza di rischio, anche potenziale, per la salute e per l’ambiente non può essere esclusa”. I cittadini di San Piero a Sieve ritengono inquietante e incomprensibile che nonostante tutte le gravi perplessità espresse da Asl e Arpat, la conferenza dei servizi abbia concesso l’autorizzazione per la ripresa dell’attività dello stabilimento. Il Comitato si dice fiducioso sul fatto che il Sindaco Ignesti eserciterà il suo potere di autorità sanitaria, esigendo certezze da Arpat e Asl per fugare con gli eventuali approfondimenti tecnici tutte le perplessità sulla tutela della salute e dell’ambiente. All’incontro di venerdì 6 settembre saranno presenti il Sindaco di Scarperia e San Piero Federico Ignesti, il Dott. Marco Grondacci - Giurista Ambientale, la D.ssa Piera Sommovigo - Avvocato Amministrativo, la D.ssa Cristina Rabozzi - Ing. Ambientale sostituta dell' Ing. Simone Pagni, il Dott. Valerio Gennaro - membro dei Medici per l'Ambiente di Genova, già dirigente medico epidemiologo dell’Istituto Tumori Di Genova, la D.ssa Simonetta Di Lollo medico anatomo-patologo e la D.ssa Miriam Levi - medico dell’Unità di Epidemiologia dell’AUSL Toscana Centro. Sono stati invitati anche il Dott. Vincenzo Cordella – Responsabile Igiene pubblica e della Nutrizione – AUSL Toscana Centro - Settore Mugello e la D.ssa Stefania Tozzetti - Responsabile Arpat - Dipartimento di Firenze – Settore Mugello.   Comitato di Massorondinaio

 

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