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Forza Italia Borgo: Sul Forteto il silenzio degli indolenti

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Pubblichiamo (purtroppo con ritardo) la nota ufficiale di Forza Italia Borgo San Lorenzo in sostegno alle dichiarazioni del commissario governativo del Forteto Jacopo Marzetti. Fa decisamente rabbia vedere un Commissario Governativo costretto a difendere ciò che lo Stato gli ha affidato , ossia la cooperativa e i lavoratori del Forteto , dai proditori attacchi di un altro pezzo di Stato, ossia la Regione Toscana. Avremmo voluto vedere tutte le istituzioni unite e concordi nel raggiungimento dell'obiettivo per cui è stato incaricato il commissario Jacopo Marzetti : salvare il salvabile del Forteto per far sì che alla tragedia umana e sociale causata dalla Setta di Fiesoli non si aggiungesse anche la tragedia occupazionale di chi al Forteto continua a lavorare. Così non è stato, e adesso si rischia di vanificare  l'ammirevole lavoro del Commissario e l'impegno dei dipendenti della cooperativa , oggi totalmente ripulita dalle presenze dei membri della Setta, mediante una richiesta di risarcimento  incomprensibile e inusitata che , per le sue dimensioni, rischierebbe di distruggere completamente la cooperativa . Se le motivazioni di tale richiesta sono incomprensibili, ancora di più lo sono le modalità : la Regione non si è mai costituita parte civile contro la cooperativa nel processo, fin quando la cooperativa stessa era guidata dalla Setta e adesso, QUANDO SONO SCADUTI I TERMINI DI LEGGE PER FARLO, (come rileva giustamente il commissario) si avanzano richieste di risarcimento? Il commissario Marzetti ha giustamente rilevato come la Regione, A SCANDALO ESPLOSO e pur in presenza delle prime condanne, abbia erogato finanziamenti alla cooperativa (e alla Setta ) peccando di omissione di controllo. Adesso che la Setta non dirige più la cooperativa, ora che i suoi membri non ne fanno più parte , avanza pretese di risarcimento FUORI DAI TERMINI DI LEGGE ? Ciliegina sulla torta , come ha denunciato il Commissario, si avanzano richieste di risarcimento mentre si stanziano pochi fondi per il sostegno alle vittime. Incomprensibile è dire poco. Siamo di fronte a un comportamento illogico e assurdo della Regione, oltre che ad un marchiano errore del suo ufficio legale e ad un contraddittorio atteggiamento verso le vittime : si professa l'intenzione di risarcirle, si avanzano richieste di soldi ad una ormai incolpevole cooperativa  ma intanto si lasciano sole a gestire i problemi psicologici e umani derivanti da ciò che hanno subìto. Gran bel supporto, non c'è che dire. La cosa che continua a dispiacerci è vedere le istituzioni locali, in particolare alcuni sindaci, trovare il tempo per scrivere accorati appelli Facebook contro presunte campagne d'odio scatenate (secondo loro) dalla richiesta di Forza Italia di esprimere una posizione sulla richiesta della Regione, per  minacciare querele verso giornalisti e "fomentatori di campagne d' odio" immaginari, ma non trovarlo per far sapere alla Regione e (soprattutto) alla cittadinanza da che parte stanno: se da quella della Regione (e del PD regionale) e delle sue assurde richieste  o da quella delle vittime e della cooperativa. Perfino l'Assessore Becchi, che avevamo tirato in ballo proprio perché DA GIORNALISTA si era DIMOSTRATA chiaramente dalla parte delle vittime (le riconosciamo un lavoro eccellente di denuncia della vicenda quando era agli inizi),  amministratore da ormai 5 anni e quindi in un ruolo in cui "avrebbe potuto fare di più, molto di più" (cit. il presidente della associazione delle vittime), pare colpita da questa strana indolenza. C'è  forse uno strano virus che colpisce chi diventa amministratore e membro delle giunte PD, una malattia che priva delle forze necessarie per prendere una posizione netta sulle brutte vicende che continuano ad accadere al Forteto, come la richiesta di risarcimento ? Ai signori Sindaci e amministratori in carica nel Mugello, peraltro , non è richiesta alcuna ammissione di chissà quale colpa: nessuno di loro ha alcuna responsabilità, neanche come omesso controllo, nella vicenda. A loro chiediamo solamente di correre in soccorso, in aiuto, di chi al Forteto ci lavora e di chi dal Forteto ha avuto violenza, tortura, dolore e privazione degli affetti più cari. È così complicato, estenuante e difficile esprimere, con atti ufficiali, la propria contrarietà a queste sciagurate iniziative regionali, irrispettose delle vittime e dei fatti ? È così impossibile dire al Presidente Rossi di ritirare le sue assurde richieste ed occupare il tempo che gli rimane alla Presidenza per assicurare adeguati  finanziamenti all'opera di sostegno delle vittime? Perfino i sindacati tacciono, sebbene all'inizio della vicenda ci sia stato chi, dalle loro parti, si preoccupava degli effetti occupazionali dello scandalo nascente. Adesso che il bubbone è inciso, che la ferita viene almeno liberata dal pus che la infettava, che in cooperativa non ci sono più i membri della Setta, non ci si preoccupa di difendere i lavoratori  dalle assurde pretese di Enrico Rossi ? Anche loro preda di questo strano virus debilitante che costringe al silenzio e al disinteresse? Mistero Da parte nostra non possiamo che continuare a reiterare l' appello ai sindaci e alla società mugellana intera  ed esprimere tutta la nostra vicinanza e il nostro appoggio alle vittime del Forteto, al commissario Jacopo Marzetti e ai lavoratori del Forteto. Con l' auspicio che questa incredibile e vergognosa vicenda abbia finalmente un termine, che la Regione ritiri la sua richiesta e che si astenga da ulteriori pensate "geniali ". La storia del Forteto non ha alcun bisogno di essere ulteriormente peggiorata.

 

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