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Feste contestate. "Borgo in Comune" tira in ballo anche Villa Pecori del 13 luglio

L'opposizione: "Non siamo contro le feste"

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Feste contestate. Borgo in Comune tira in ballo anche Villa Pecori del 13 luglio Feste contestate. Borgo in Comune tira in ballo anche Villa Pecori del 13 luglio © n.c.
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In merito alla notizia che abbiamo anticipato poco fa (clicca qui) ora arriva anche la nota ufficiale di Borgo in Comune, che rilancia con varie domande: Dopo tante polemiche arrivano i fatti che danno ragione all'interrogazione di Borgo in Comune. Le feste notturne a Borgo San Lorenzo non avevano autorizzazione né deroghe per il rumore. La festa in piscina dell'8 giugno organizzata dalla Fortis era limitata a 200 persone con richiesta di deroga semplificata fino alle 24. Quindi era irregolare in quanto è andata avanti fino a oltre le 3 con un numero di partecipanti più che doppio. A questo punto ci si potrebbe chiedere se anche la festa organizzata a Villa Pecori il 13 luglio avesse avuto lo stesso tipo di autorizzazione con deroga al rumore fino alle 24 ( che tra l'altro non è possibile in zona II)? Le feste nei giardini di piazza Dante non avevano nessuna autorizzazione. Secondo gli uffici comunali le feste dove non c'è biglietto e sono sotto un certo numero di partecipanti (100 o 200?) non avrebbero bisogno di autorizzazione. Questo vuol dire che chiunque non fa biglietti può organizzare in piazze e giardini pubblici feste musicali? Sarebbe il caos e in contrasto con ogni norma sulla sicurezza. Ma oltre a questo non era stata richiesta nessuna deroga sul rumore né per le 24 né tanto meno per le 3 del mattino. Questo non è avvenuto una volta (un errore ci può stare anche se è preoccupante) ma per ben tre serate in meno di un mese. Vista la risposta si può desumere che non fossero stati richiesti neppure il suolo pubblico e l'autorizzazione alla somministrazione? Per il comune ci sono gruppi, società o persone che possono fare ciò che vogliono senza nessun rispetto dei regolamenti e delle leggi? Un fatto molto grave sono infine le risposte date ai cittadini che si sono rivolti al comune per chiedere chiarimenti e a cui è sempre stato risposto che tutto era in regola e c'erano le deroghe. Tutto questo è stato fatto con il consenso dell'amministrazione che ha quindi operato contro la legge e i propri regolamenti. Per questo la risposta dell'assessore Becchi ci lascia esterrefatti anche perché avevamo chiesto di coinvolgere la commissione consiliare per cercare soluzioni per lo svolgimento di questo tipo di manifestazioni che coinvolgono centinaia di giovani. Perché Borgo in comune non è contro le feste. Invece ci è stato risposto che la Commissione c'è già ed è quella del Pubblico spettacolo che non c'entra nulla con le scelte politiche e amministrative del comune in quanto si occupa solo della regolarità del montaggio di strutture e piani di sicurezza. Con questa interrogazione crediamo di aver dato un contributo alla chiarezza e cercheremo comunque di coinvolgere il consiglio comunale e l'associazionismo per trovare soluzioni che permettano di organizzare feste e tutelino i diritti dei cittadini.

 

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