OK!Mugello

“Figlia di una vestaglia blu” alla Festa di Liberazione. Presentato il libro di Simona Baldanzi

Abbonati subito
  • 1672
“Figlia di una vestaglia blu” alla Festa di Liberazione. Presentato il libro di Simona Baldanzi “Figlia di una vestaglia blu” alla Festa di Liberazione. Presentato il libro di Simona Baldanzi © n.c.
Font +:
Stampa Commenta

È stata un’occasione per parlare si del libro, uscito qualche mese fa in una nuova veste grafica, ma anche della situazione attuale del lavoro in Italia. Insieme a Simona Baldanzi, Alessandro Picchioni della Filctem Cgil Firenze per parlare di un libro che ha avuto un meritato enorme successo, raccontando la storie delle operaie e degli operai della Rifle di Barberino che per decenni è stata per il Mugello quello che era la Fiat per Torino. Nei ricordi della scrittrice mugellana le vestaglie blu che il sabato sventolavano dalle terrazze ad asciugare. Simona è figlia di operai. Di quella generazione operaia che stringendo la cinghia e allargando col conflitto sociale l’orizzonte dei diritti è riuscita a far studiare i propri figli all’università. Simona si è laureata con una tesi sui minatori per lo più calabresi che foravano le montagne del Mugello per far passare il Tav, il treno ad alta velocità. Ha Incontrato, ascoltato, conosciuto a fondo le tute arancioni, venute da lontano, sulla cui pelle si scarica la contraddizione tra lavoro e ambiente dei cantieri delle grandi opere che hanno sostituito la fabbrica tradizionale, la vita in gruppo e la solitudine di chi, lavora lontanissimo da casa. In figlia di una vestaglia blu, l’avvicendarsi degli incontri con gli operai della Tav all’inizio molto diffidenti, e la situazione familiare con il padre e la madre dipendenti della Rifle. “Figlia di una vestaglia blu” ha ottenuto il Premio Miglior Esordio di Fahrenheit Radio Rai tre, il Premio Minerva Letteratura di Impegno Civile ed è stata finalista al Premio Viareggio Repaci, al Premio Fiesole Narrativa under 40, al Premio Chianti e in questi mesi sta avendo una nuova impennata grazie alla ristampa della casa editrice Alegre. Pubblico numeroso e partecipante a questa Presentazione-dibattito che, all’interno della libreria della Festa di Liberazione, ha raccolto gli ammiratori della scrittrice di questo racconto di vita operaia che personalmente consiglierei di leggere a chi non l’avesse ancora fatto, in modo da scoprire una grande penna anche nei romanzi pubblicati dopo tra i quali ricordiamo, “Il mugello è una trapunta di terra”, “Bancone verde menta” e l’ultimo bellissimo “Maldifiume”

 

Lascia un commento
stai rispondendo a