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Ritorno a casa, dopo 80 anni, al Podere (curva) Bucine. Ricordi

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Ritorno a casa, dopo 80 anni, al Podere (curva) Bucine. Ricordi Ritorno a casa, dopo 80 anni, al Podere (curva) Bucine. Ricordi © n.c.
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Erano diversi anni che i membri della famiglia Ignesti agognavano di tornare anche solamente un’ora a rivedere la loro antica casa colonica del podere “Bucine”, dove per alcune generazioni i loro padri, i loro nonni, i loro bisnonni e ancora alcune generazioni a ritroso, in condizioni mezzadrili lo avevano con amore lavorato sotto alcune grandi famiglie (vedi fra gli altri i Tolomei Biffi e i Borghese) all’epoca proprietarie terriere.

Finalmente grazie alla lungimiranza dell’amico Paoli Poli, a cui abbiamo chiesto questo piccolo favore, una ventina di componenti della famiglia Ignesti, alcuni dei quali abitanti a Firenze e in località più lontane, si sono dati appuntamento domenica 9 giugno 2019, all’interno dell’Autodromo Internazionale del Mugello, ancora fresco fresco della straordinaria pagina sportiva in occasione del Gran Premio del Mondo di motociclismo,svoltasi la settimana avanti,  con la vittoria di Danilo Petrucci.

Accolti con  la consueta signorilità da Paolo Poli, Direttore ed A.D. del “Mugello  Circuit”, gli ospiti si sono portati davanti  alla casa colonica, ovviamente restaurata e recuperata nel corso degli anni, che si trova proprio all’interno dell’Autodromo mugellano e dove appunto  la curva che delimita quel tratto è chiamata “Bucine”.  E’ stata davvero una bella rimpatriata, poiché una volta aperto l’edificio ( alcune stanze sono adibite a servizi logistici).

Alcuni componenti un po più…anziani,  hanno iniziato a sciorinare tanti e poi tanti ricordi da scrivere un trattato: “ Questa era la stalla, qui c’era la tinaia, sul davanti c’era una bella loggia capanna,  la porcilaia era a sinistra,  l’orto a destra,  sul dietro c’erano molti peri e gelsi, poi i filari delle viti, in fondo sul poggetto c’era la chiesina di Mirabello“.

Quando sono entrati all’interno ecco altri ricordi: “Questa era la camera dei vecchi nonni, quella invece ci sono nato io", "anch’io", gli ha fatto eco un parente sul dietro, il cucinone, il “liscitte” con la buca, il caldo nell’estate, il freddo nell’inverno con l’acqua che si ghiacciava nelle camere, il presepe per Natale in fondo al corridoio,  poi i  giochi e tanti altri ricordi, alcuni davvero emozionanti. Un amarcord talmente emozionante, il quale sommato ad un caldo asfissiante, ha avuto l’effetto di due lievi malesseri a due gentili donne del gruppetto, immediatamente visitate e curate dal vicino Centro Medico dell’Autodromo. Ecco un breve resoconto  di queste amabili persone che hanno riassaporato le loro radici, la loro storia, la loro vita, in quel di “Bucine” secolare podere inglobato dalla modernità del Terzo Secolo.

 

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