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Sopravvivere alle elezioni? Alfredo Altieri risponde al nostro editoriale

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Sopravvivere alle elezioni? Alfredo Altieri risponde al nostro editoriale Sopravvivere alle elezioni? Alfredo Altieri risponde al nostro editoriale © n.c.
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Il giornalista e nostro collaboratore Alfredo Altieri commenta l'editoriale del direttore Nicola Di Renzone, ponendo interessati riflessioni e suggestioni sul valore delle elezioni e della democrazia. Sicuramente da leggere.

Le riflessioni (amare?) che il direttore di OK Mugello ha pubblicato sul “suo” giornale sulle prossime elezioni, possono sembrare a una prima lettura quasi un ingenuo sfogo, ma non è così. Quasi “nascosti” fra le righe dell’articolo ci sono quesiti importanti.

Egli, quasi per caso, affronta un grande problema dei nostri giorni e cioè, il disamore che una  larga parte della gente nutre verso la politica e i politici in generale. Eppure, come egli sottolinea e io la ribadisco, tanta gente ha dato la vita perché noi potessimo in tutta libertà scegliere chi possa rappresentare al meglio i nostri bisogni e i nostri desideri. E’ un momento altissimo di democrazia, che è giusto onorare partecipando al voto.

Detto ciò, bisogna riconoscere che da tanti anni siamo un Paese in difficoltà, il momento attuale per tante ragioni non solo economiche, non induce all’ottimismo e la gente normale è disorientata da ciò che quotidianamente vede sul palcoscenico della politica nazionale e, forse, anche per tutti questi motivi si sente meno rappresentata anche a livello locale; confusa dai repentini e alle volte incomprensibili cambiamenti di partito e movimento. Intendiamoci, cambiare opinione, anche in politica è cosa normale e auspicabile, meno comprensibile chi lo fa, a volte, per puro tornaconto personale.

Condivido quanto afferma il direttore riguardo all’onestà intellettuale e politica di chi si candida, personalmente sono convinto che la stragrande maggioranza di loro mette in conto di sacrificare la propria libertà in favore di altri e, quindi, sarebbe auspicabile evitare di fare ogni erba un fascio: “Tanto sono tutti uguali”. Niente di più sbagliato, e questo va evidenziato con forza.

In quanto, poi, all’affollamento, al pigia pigia per avere più spazio e visibilità da parte dei candidati lo trovo positivo, perché così facendo si cerca, tramite un giornale non di parte, di informare gli elettori sui propri programmi e sulle proprio convinzioni politiche, tutto “alla luce del sole”.

Mi auguro, davvero, che a scadenze più o meno regolari ci siano sempre libere elezioni. Esorto il direttore di sorvolare sui “caratteri grotteschi, buffi, comici o tragicomici”, che rileva in questo periodo, sono cose che si ripeteranno sempre in tali occasioni, mi viene da dire che “fa parte del gioco”.

Alfredo Altieri

 

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