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Chini Museo. Inaugurato il nuovo allestimento dedicato a Galileo Chini

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Chini Museo. Inaugurato il nuovo allestimento dedicato a Galileo Chini Chini Museo. Inaugurato il nuovo allestimento dedicato a Galileo Chini © n.c.
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Un pomeriggio ad alto livello culturale ed artistico quello vissuto venerdì 5 aprile 2019 a Villa Pecori Giraldi a Borgo San Lorenzo, in occasione dell’apertura e relativa inaugurazione con tanto di taglio del nastro tricolore, del nuovo allestimento dedicato a Galileo Chini  (Firenze, 2 dicembre 1873 – Firenze, 23 agosto 1956), voluto dal nuovo direttore del museo “chiniano” Alessandro Cocchieri, con  il beneplacito dell’amministrazione comunale e in modo particolare dall’assessorato alla cultura e del suo entourage.

Sala delle conferenze gremitissima, tante personalità del mondo dell’arte, della cultura, variegate autorità amministrative, funzionari e dirigenti di Enti ed Istituzioni, autorità civili e militari, appassionati d’arte, collezionisti, artisti, pittori e scultori, colleghi della stampa scritta e parlata, insomma un piccolo mondo inserito in questo contesto, tutti vicini ovviamente  alla signora Paola Polidori, nipote di Galileo Chini  e naturalmente i “chini” borghigiani con l’amico Vieri e la sorella Anna Rosa, e i loro congiunti.

La cronaca ci racconta che questa nuova esposizione “chiniana” fermamente voluta dall’attuale dirigenza museale, è stata presentata, in ordine cronologico, dal sindaco Paolo Omoboni, dalla consigliera regionale Fiammetta Capirossi, dall’assessore  alla cultura Cristina Becchi, dal direttore Alessandro Cocchieri, concludendo le informative Gilda Cifariello Grosso, nome ben noto a Borgo San Lorenzo quando si è trattato delle manifatture Chini (nel 1994 inaugurò il primo polo museale alla presenza del conte Luigi Pecori Giraldi), per poi  invitare il pubblico presente nelle sale espositive per visitare il nuovo allestimento. Si sa, e non è una novità nel campo culturale,  il “nuovo”  dà adito a tante e variegate  prese di posizione e la cronaca ci racconta, ascoltando con particolare attenzione senza alcuna interferenza, delle diversità.

Molti hanno apprezzato  la raffinatezza  della nuova collocazione,  altri  si sono molto rammaricati per la presenza in toto del solo Galileo Chini, offuscando l’arte di altri artisti della stessa famiglia (vedi per esempio Tito o Augusto), altri ancora si domandano perchè le Ceramiche Chini, che dopo la partenza di Galileo nel 1924 hanno prodotto per 20 anni opere eccellenti, non sono citate, non esposte.

Insomma, non c’è niente da fare e noi ne siamo testimoni da 50 anni; è davvero estremamente difficile mettere d’accordo tutti. Basti tornare indietro di qualche giorno per i tanti commenti - scritti e parlati - dell’apertura straordinaria del Monastero domenicano di Santa Caterina: chi lo vuole chiuso, chi lo vuole aperto, chi vuole che tornino le monache, chi vuole farvi un posteggio etc,etc.

La nostra speranza, per il bene del futuro artistico e culturale di Borgo San Lorenzo è che in questo circuito di Villa Pecori Giraldi, con un nuovo allestimento, possa decollare e prosperare, come si dice in gergo, per i tanti motivi che non stiamo qui a dilungare, ma che sono facilmente intuibili. Un grazie all’amico Francesco Noferini, per le immagini fotografiche dell’evento, che pubblichiamo a corredo della recensione.

 

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Commenti 1
  • GILBERTO

    Grande Giovannini, perfetta sintesi,senza sottintesi.

    rispondi a GILBERTO
    mar 9 aprile 2019 03:24