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Il CONAPO risponde al Coordinamento Volontari Toscano sul tema di anticendio

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Il CONAPO risponde al Coordinamento Volontari Toscano sul tema di anticendio Il CONAPO risponde al Coordinamento Volontari Toscano sul tema di anticendio © n.c.
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Il sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco ( CONAPO ) risponde alla lettera del Coordinamento Volontari Toscano (leggi qui l'articolo) dove sottolineavano che non volevano essere capo espiatorio per il problemi dei Vigili del Fuoco. A seguire la precisazione del segretario provinciale del Conapo.

"Egregio presidente del Coordinamento Volontari Toscano Gabriele Salvadori, facciamo una certa fatica a comprendere l'utilità della sua lettera di precisazioni, in ogni caso proviamo a replicare con il consueto ed esclusivo spirito collaborativo che da sempre contraddistingue il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco". Inizia così la replica della segreteria provinciale di Firenze del Conapo, il sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco, al CVT. "I Vigili del Fuoco - chiarisce subito Riccardo Cenci, segretario provinciale di Firenze - non si inventano nessuna competenza aggiuntiva rispetto a quelle che la legge affida loro e che si evincono dall'art. 9 del decreto legislativo n. 177 del 19 agosto 2016, in attuazione dal primo gennaio 2017, che riportiamo testualmente: 'Attribuzione al Corpo nazionale dei vigili del fuoco di specifiche competenze del Corpo forestale dello Stato 1. In relazione a quanto previsto all'articolo 7; comma 1, al Corpo nazionale dei vigili del fuoco sono attribuite le seguenti competenze del Corpo forestale dello Stato in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi e spegnimento con i mezzi aerei degli stessi: a) concorso con le Regioni nel contrasto degli incendi boschivi coli l'ausilio di mezzi da terra e aerei; b) coordinamento delle operazioni di spegnimento, d'intesa con le Regioni, anche per quanto concerne l'impiego dei gruppi di volontariato antincendi (AIB); C) partecipazione alla struttura di coordinamento nazionale e a quelle regionali'". "Come si può notare - aggiunge il segretario - i Vigili del Fuoco, oltre al soccorso tecnico urgente, contrastano gli incendi boschivi in concorso con le regioni e coordinano le operazioni di spegnimento. Con l'appello al nuovo prefetto ci chiedevamo se fosse giusto che i Vigili del Fuoco svolgessero detti compiti con mezzi e attrezzature non più idonei, chiedendoci se la regione Toscana potesse sopperire almeno in parte a queste carenze. Nonostante che dalla legge quadro n. 353 del 2000 fino al gennaio 2017 l'amministrazione centrale non si sia preoccupata di fornirli considerato che la suddetta tipologia di intervento non rientrava tra le competenze dei Vigili del Fuoco, evidenziamo che questi ultimi hanno sempre risposto con prontezza a tutti i tipi di incendi, compresi quelli di bosco, dato che il Corpo Forestale dello stato, cui erano affidati, registrava un organico di totale circa 8mila unità rispetto alle nostre circa 30mila che consentono una presenza molto più capillare sul territorio, seppure non in tutte le zone, potendo quindi garantire una risposta operativa certamente più immediata". "Nessuno - sottolinea Cenci - ha mai negato l'imprescindibile importanza del ruolo ricoperto dalle associazioni di volontariato nella lotta attiva agli incendi boschivi e il grande lavoro fatto dalla regione Toscana nell'organizzarle, come peraltro già più volte evidenziato da questa organizzazione sindacale. Ma proprio l'immediatezza della risposta, unitamente alla loro professionalità, rendono le squadre dei Vigili del Fuoco rapidamente disponibili per procedere alle operazioni di spegnimento impedendo, nella maggior parte dei casi, la propagazione dell'incendio. Ci chiediamo, d'altra parte, come si possa considerare un professionista dell'AIB del personale che svolge un'attività a chiamata, concentrata principalmente nei mesi estivi come dal lei stesso dichiarato. Professionista e non siamo noi a stabilirlo, è la persona che svolge un'attività per lavoro. Quindi anche con la necessaria continuità. Per quanto riguarda il presidio all'isola del Giglio e a Castiglion della Pescaia, riteniamo che se la regione Toscana ritiene di affidare ai Vigili del Fuoco il servizio antincendio e il soccorso tecnico urgente è principalmente per due motivi: la non riuscita organizzazione di squadre di volontari in zona e la maggiore sicurezza e qualità del servizio che la presenza del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco garantisce in zone ad alta densità di popolazione, anche in conseguenza dell'alta professionalità tecnica e della risposta immediata. Quindi, a nostro avviso, bene fa la regione a sopperire ad una mancanza dello Stato giacché dimostra di avere a cuore la sicurezza del cittadino". "Il suo riferimento ai costi di determinati nostri servizi non può essere certamente l'unico aspetto da prendere in considerazione. Al contrario, altrimenti, presìdi come scuole e ospedali, ad esempio, potrebbero essere gestiti principalmente da volontari. Il comunicato del Dipartimento Protezione civile a proposito della campagna antincendi 2018 pubblicato in G.U. n. 137 del 15 giugno 2018 a cui lei fa riferimento - evidenzia il segretario del Conapo - richiama la legge sopracitata e aggiunge: '...predisporre tempestivamente il sistema antincendio, in vista della campagna del 2018 - adeguandolo anche al mutato quadro normativo introdotto dal decreto legislativo. 19 agosto 2016, n.  177 e successive modificazioni...'; di istituire un '...Tavolo tecnico interistituzionale in cui sono rappresentate sia le Amministrazioni regionali, pienamente titolari della materia antincendio boschivo, che le componenti statuali  quali il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco...affinché venga affrontato in maniera sinergica fra tutte le componenti e strutture operative, sia regionali sia statali, nell'ambito del Servizio nazionale della Protezione Civile'. Questo per ribadire che solamente con una sinergia tra istituzioni e mondo del volontariato la risposta operativa e di conseguenza la salvaguardia del territorio boschivo, oltre che la sicurezza del cittadino, potrà essere la migliore possibile". "L'amministrazione centrale dei Vigili del Fuoco ha presentato un programma decennale di rinnovo del suo parco automezzi, ma difficilmente sarà risolutivo. Per questo chiediamo a gran voce - è l'appello di Riccardo Cenci - che la regione ci aiuti a tamponare questa deriva, altrimenti non potremmo che diventare spettatori passivi non potendo più assicurare un servizio di sicurezza e soccorso adeguato al cittadino". Riccardo Cenci segretario provinciale sindacato autonomo Vigili del Fuoco CO.NA.PO.

 

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