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Succeso per la seconda serata di Etnica 2018

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Succeso per la seconda serata di Etnica 2018 Succeso per la seconda serata di Etnica 2018 © n.c.
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Grande successo anche per la seconda serata dell’edizione 2018 di Etnica a Vicchio che ieri sera ha visto sul palco il coro CONfusion  e le loro straordinarie esibizioni  di musiche di lotta, da Brad & roses a Bella ciao a festosi canti africani. E’ stata poi la volta del concerto. Con la band SuRealistas (Argentina - Italia) che ha fatto ballare tutti. Fra il “realismo del Sud” e gli azzardi visionari e onirici in musica, attraversano la tradizione ispanica ed ispanoamericana, l’inarrestabile ritmo del flamenco, i nostalgici tanghi, le intimità cantautoriali ed i ritmi afrocubani, per sconfinare in sentimenti jazz e in “frenesie da bailanta”, senza mai allontanarsi dalla loro idea di musica, fatta d'ironia, esuberanza e interazione con il pubblico. “Cambia todo pà no cambiar nada”, “Mientras manden los Piratas de New York”, “Tango negro”, e gli altri pezzi del loro cd  (disponibile anche su Amazon), da “Asusta el mar”a “En la tierra” per questo concerto iniziato come una normalissima esibizione e terminato in un delirio di danze sopra e sotto il palco. Jeremias Cornejo, Joaquin Corejo, Augustin Cornejo, Mauro La Mancusa, Matteo Bondi e Pietro Borsò hanno trascinato il pubblico di Etnica nella Cumbia ed in tutti quei ritmi latino-americani che proibiscono a chi li ascolta di tenere i piedi fermi. Dopo l’eccezionale concerto di apertura di Gino Paoli e Danilo Rea, questa grande entusiasmante serata che ha divertito tutti, dai bambini che sono saliti sul palco a ballare con la band, al pubblico della platea che ballava sul posto in una serata di festa vera.

Questa sera evento eccezionale con la Bandabardò con i suoi oltre 1500 concerti e dopo 25 anni di attività. La Bandabardò può dirsi a buon diritto una delle live band più vitali in Italia. I suoi concerti sono feste straripanti d’affetto: il pubblico vi partecipa numerosissimo, cantando infaticabile ogni canzone, duettando continuamente con gli artisti sul palco, senza perdersi un solo verso, in uno scambio d’intesa che non smette mai di sorprendere la Banda stessa. E questo affetto si traduce in grandi numeri, grandi collaborazioni e una carta geografica che negli anni si è espansa a macchia d’olio dall’Italia all’estero.

 

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