OK!Mugello

La Polentata delle Ceneri. Circa 1000 le porzioni distribuite

Abbonati subito
  • 4
  • 690
La Polentata delle Ceneri. Circa 1000 le porzioni distribuite La Polentata delle Ceneri. Circa 1000 le porzioni distribuite © n.c.
Font +:
Stampa Commenta

La tradizione continua. La “ Polentata delle Ceneri ”, grazie alla passione e alla volontà di un gruppo di amici, alcuni facenti parte del Comitato del Carnevale Mugellano dei Ragazzi (altra tradizione portata avanti con i denti per non farla decadere del tutto) con la fattiva partecipazione del Gruppo Alpini di Borgo San Lorenzo, è andata in porto anche in questo 2018. Quindi con 219 anni sulle spalle, da quando cioè (come ci racconta la storia) ebbe inizio nel 1799, dopo quella splendida pagina di libertà con la cacciata da parte dei borghigiani degli invasori francesi. Evento avvenuto sotto l’effige della Madonna, di cui è rimasta una testimonianza diretta come la tavoletta della “Madonnina del Soccorso” (autore Pietro Paolo Colli nel giugno del 1799), collocata in un piccolo tabernacolo all’angolo fra piazza Garibaldi e il corso Matteotti proprio davanti al palazzo del Podestà. Ebbene, questa mattina (mercoledì 14 febbraio 2018), nel famoso “Mercoledi delle Ceneri” (evento 'violentato' alcuni anni orsono per lo spostamento del mercato dopo tre secoli) i polentai e i loro amici alpini, si sono rimboccati le maniche iniziando a cuocere la polenta fin dalle prime ore del mattino, poiché alcuni borghigiani per ragioni di lavoro erano già in piazza in attesa. Ed infatti alle 9 erano già stati adagiati negli spianatoi ben tre paiuoli di fumante polenta, alla presenza di tante persone giunte da fuori che sono rimaste sorprese di questo piccolo evento storico-gastronomico, molte popolane, altrettanti “anziani” borghigiani con simpatici soprannomi, rumorose scolaresche della Scuola Primaria e della Scuola Materna “Arcobaleno”. I polentai si sono fatti in quattro per soddisfare tutti con le razioni che venivano distribuite in speciali contenitori, condite con ragù di carne, ragù di porri o in bianco con formaggio, per coloro che volevano seguire la tradizione della vigilia della ricorrenza cristiana delle “Ceneri”. I paiuoli hanno sfornato 9 polente; da un paiuolo ne vengono fuori circa 100 porzioni, quindi sono state distribuite quasi 1000 razioni; non male! Speriamo che questa semplice tradizione, nata da una guerra di liberazione contro gli invasori francesi, possa continuare; e se possibile riportare al mercoledì delle Ceneri l’antico mercato di merci e bestiame. Grazie a tutti coloro che si sono alquanto attivati (un caro e mesto ricordo a Francesca Viviani Graziani), e a Dio piacendo appuntamento all’anno prossimo! Per non disperdere memoria i “Polentai” erano Paolo Verdi, Bruno Miniati, Marco Santelli, Luigi Malevolti (figlio di Nando vecchio polentaio che girava il bastone di legno nella farina con una sola mano!!), Anna Bordati, Paola Barletti, Angela Cantini, Moreno Giovannini, Lido Barbugli e il caro Stefano Guidotti. Gli alpini capitanati dal capogruppo Giuseppe Tronconi erano Giuseppe Galeotti, Luciano Vivoli, Mauro Righini, Vittorio Zanieri, Bruno Miniati, Francesco Morello, Oliviero Panigassi e Franco Brunetti. Come regola ecco alcune immagini dell’evento edizione 2018. (Aldo Giovannini) (Foto cronaca A.Giovannini)

 

Lascia un commento
stai rispondendo a

Commenti 4
  • Leonardo

    Un applauso (ahim a distanza, non potendo essere della "combriccola" quest'anno) a tutti gli "eroi della polenta". Persone eccezionali che si mettono in gioco, spendendo forze, energie (e qualche soldino) per portare avanti una tradizione plurisecolare. Il tutto per poi alla fine prendersi solo qualche " piccolo" ringraziamento. E, purtroppo, anche qualche polemica. Ma si sa, il mondo va avanti cos, con quelli che sanno che stanno dalla parte del mestolo, e quelli che non sanno dall'altra parte, ad insegnare a chi gira il mestolo come lo deve girare, come deve far bollire l'acqua e quanta polenta (o sale) buttare. importante che ci siano persone come quelle che Aldo ha nominato una per una. Sarebbe importante che tutti si avvicinassero, che si mettessero dalla "parte del mestolo". Perch due mani in pi fan sempre comodo. poi, in un momento in cui molti lamentano la crisi, sia economica che di valori, a mettersi in gioco " sfamand

    rispondi a Leonardo
    ven 16 febbraio 2018 02:15
  • Leonardo

    o i concittadini " per un giorno, continuando a portare avanti una tradizione che vuol dire "solidariet", memoria paesana e qualsiasi altro valore le si pu dare, si ha solo da guadagnarci. Non economicamente (chi lo fa lo sa che i soldi non esistono) ma fisicamente e a livello spirituale. Passare una giornata a lavorare al freddo per un semplice grazie, fosse anche uno solo, non ha prezzo. Forza ragazzi, continuate cos. Al prossimo anno.

    rispondi a Leonardo
    ven 16 febbraio 2018 02:15
  • Marco

    Bella tradizione e anche di grande successo! Soprattutto quando gratisse la gente sempre pronta. Proporrei, per chi si porta delle sacchettate di polenta a casa, di dare un offerta simbolica che vada in beneficenza perche sinceramente vedere sempre i soliti che fanno la fila 5 o 6 volte per portare a casa un po di polenta non bello e nemmeno giusto a mio avviso.

    rispondi a Marco
    gio 15 febbraio 2018 11:58
  • Gilberto

    GRANDE SIGNOR ALDO. E' L'UNICO CHE HA RICORDATO QUESTA TRADIZIONE. GRAZIE!!

    rispondi a Gilberto
    mer 14 febbraio 2018 07:42