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#SALVAILSUOLO, una legge contro la cementificazione e l'abbandono dei terreni

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#SALVAILSUOLO, una legge contro la cementificazione e l'abbandono dei terreni #SALVAILSUOLO, una legge contro la cementificazione e l'abbandono dei terreni © n.c.
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Negli ultimi 25 anni si è registrata una perdita in Italia di oltre ¼ della terra coltivata. La diminuzione di suolo agricolo è stata stimata attorno al 28%, con principale colpa la cementificazione e l’abbandono, provocati da un modello di sviluppo sbagliato che ha ridotto la superficie agricola utilizzabile nel nostro Paese ad appena 12,8 milioni di ettari. Questo è il quadro che emerge da un' analisi condotta da Coldiretti e pubblicata oggi, 5 dicembre,  in occasione della Giornata Mondiale del Suolo.

"Su un territorio meno ricco e più fragile per il consumo di suolo si abbattono – sottolinea la Coldiretti - i cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d’acqua che il terreno non riesce ad assorbire. Il risultato - secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ispra - è che sono saliti a 7145 i comuni italiani, ovvero l'88,3% del totale, che sono a rischio frane e/o alluvioni. Di questi 1640 hanno nel loro territorio solo aree a derivata propensione a fenomeni franosi, 1607 sono invece i comuni a pericolosità idraulica e 3898 quelli in cui coesistono entrambi i fenomeni".

In Toscana gli ettari “occupati” da edifici, strade ed infrastrutture sono aumentati dal 1990 al 2015 del 38% passando da 106.000 a 147.000 ettari. Ogni giorno il cemento si è divorato 4,5 ettari di suolo. Nel 2015, la superficie compromessa e non recuperabile abbia raggiunto il 6,4% dell’intera Toscana.

“La riflessione attorno al tema del consumo del suolo invita tutti gli uomini che abitano la terra alla cura della casa comune. - ha detto Tulio Marcelli Presidente di Coldiretti Toscana- L’uomo ha infatti il compito ed il dovere di custodire la fertilità del suolo, prestare attenzione alle destinazioni d’uso della terra, arginare il fenomeno del land grabbing (la sottrazione di terra da parte dei soggetti con maggior disponibilità economica), garantire il diritto di accesso alla terra e alle risorse ittiche e forestali”.

Per proteggere la terra e la sicurezza dei cittadini che la popolano, l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività agricola. Da queste premesse è nata la campagna #SALVAILSUOLO con l’obiettivo a livello europeo attraverso “People4soil” di raccogliere un milione di firme per fermare il consumo di suolo e contrastarne il degrado che minaccia che la nostra vita, la nostra alimentazione, la nostra salute. E alla quale hanno già aderito le associazioni ambientaliste italiane: WWF, Legambiente, FAI, SlowFood e Coldiretti.

Una petizione per ottenere una legislazione specifica per tutelare il suolo a beneficio delle generazioni presenti e future che può essere sostenuta con la firma sul sito https://www.salvailsuolo.it.

 

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