OK!Mugello

La solenne celebrazione della Festa di San Domenico nella Chiesa delle Domenicane di Marradi.

Abbonati subito
  • 338
Un momento della celebrazione Un momento della celebrazione © N. C.
Font +:
Stampa Commenta

Lunedì 8 agosto scorso, festa di San Domenico, è stata una bellissima e toccante giornata per le Monache di clausura del Monastero della SS. Annunziata e per i numerosissimi marradesi intervenuti alla Santa Messa, concelebrata da Padre Cornelius, dall’arciprete di San Lorenzo Don Pino Montuschi e dai marradesi, Don Domenico Naldoni della Curia fiorentina, don Massimo Monti parroco di San Michele Arcangelo in Tredozio e Don Bruno Malavolti parroco Di Santa Maria nascente in Crespino sul Lamone. Questa la cronaca di Rodolfo Ridolfi:

Nella Chiesa, addobbata a festa e rallegrata dall’organo e dal pregevole coro femminile che ha accompagnato il solenne rito con canti liturgici, l’imponente statua di San Domenico, collocata in cornu Epistolae. Per la solenne occasione, si è rinnovato come dal 1575, il carisma del bianco filo domenicano che lega San Domenico a Marradi presente per mezzo della vita delle monache della SS. Annunziata che, in continuità con le consorelle di Prouille, sono: “consacrate a Dio solo, associate mediante la preghiera e la pertinenza alla santa predicazione”

Nella sua dotta omelia padre Cornelius si è intrattenuto sulla figura di san Domenico da Guzman, uomo di preghiera, grande predicatore che non ebbe altra aspirazione che la salvezza delle anime, in particolare di quelle cadute nelle reti delle eresie albigesi del suo tempo che volevano abolire i simboli e la pratica dei sacramenti nella Chiesa.

 

 

Lascia un commento
stai rispondendo a