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Quasi solo uomini all'inaugurazione della panchina rossa. La riflessione di un lettore

Un nostro lettore parte dalla cronaca dell'inaugurazione della panchina rossa alla scuola di Firenzuola per sviluppare la sua riflessione. Cosa ne pensate?

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Panchina rossa e donne Panchina rossa e donne © N.c
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Ebbene sì tutti uomini. Così il nosatro lettore intitola la sua riflessione:;

Alle ore 12,00 del 24 novembre, presso l’Istituto Comprensivo Don Lorenzo Milani di Firenzuola si è tenuta l’ inaugurazione della panchina rossa in ricordo dell’ennesimo femminicidio, alla presenza dell’amministrazione e rappresentanze scolastiche. 

Alla vigilia del giorno dedicato alla commemorazione della violenza sulle donne due classi della scuola secondaria di primo grado hanno rappresentato gli studenti leggendo 2 brani estremamente toccanti che narrano episodi l’uno dal punto di vista dell’assassino e l’altro di un familiare della donna abusata. Presenti Paola Alberti e Massimo Noli, genitori di Michela Noli ragazza fiorentina uccisa nel maggio del 2016 all’età di 31 anni dal marito Mattia Di Teodoro in seguito suicida.

La madre della ragazza ha parlato ai presenti, in particolar modo rivolgendosi ai giovani, invitandoli a porre attenzione a ciò che ogni giorno purtroppo ci viene narrato da giornali, telegiornali, social e quant’altro, non permettendo che questi tragici episodi –cit-“entrino da un orecchio ed escano dall’altro” come notizie tra le tante, saranno le giovani generazioni con l’aiuto di chi porta testimonianza ad avere la possibilità di dare una svolta a chi affronta la vita essendo e sentendosi donna. L’argomento è stato rinforzato dall’amministrazione, in particolare dal vicesindaco, che ha ammonito i giovani presenti a far tesoro di questi insegnamenti, che se anche derivano da qualcosa che non vorremmo esistesse, offrono l’occasione di essere protagonisti di un cambiamento futuro.

Ebbene sì, è stata una commemorazione toccante, a molt* dei presenti sarà sicuramente venuto il nodo alla gola sentendo parlare di tanto dolore, e viviamo nella speranza che questi eventi siano un tassello che contribuisca a comporre il nuovo puzzle della vita futura priva della sistemica violenza contro le donne…

Esatto donne, anche in questa occasione le grandi assenti, solo figure di sesso maschile si sono fatte portavoce di questa inaugurazione, fatta eccezione per le tre ragazzine che hanno dato lettura di uno dei brani sopra citati e la madre della ragazza protagonista del tragico evento del 15 maggio 2016. La cosa è stata notata, il Dirigente scolastico stesso ha messo l’accento sul fatto che la celebrazione fosse tenuta da persone di sesso maschile, dandone un’accezione positiva, sicuramente presente, gli uomini e i ragazzi devono maturare una sensibilità sull’argomento, -cit- “come chi assiste ad un evento di bullismo, non dovrebbe esser solo spettatore, bensì farsi portavoce delle sofferenze di chi subisce tali atti”, è tutto vero, ma come possono veramente cambiare le cose se chi subisce abusi, violenze, stalking o pseudo corteggiamenti, il così detto “catcalling”, perché ogni donna ne è succube,  non ha rappresentazione in queste occasioni? Lascio aperta la riflessione..

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