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Borgo com'era. La strada per Senni passando dal Tannino

Come eravamo. Un nuovo interessante contributo, e delle bellissime foto, di Aldo Giovannini

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Foto 1 Foto 1 © Archivio A.Giovannini
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(24esima puntata) - La vecchia fabbrica del “Tannino” era il punto cardine per coloro che deviavano dalla strada provinciale che da Borgo San Lorenzo menava a San Piero a Sieve, per andare a Senni e Scarperia. Ovviamente la strada comunale era piccola, sterrata, e una volta passata Villa di Ripa, ecco che a destra  la  strada portava  appunto a La Tintoria ed a Senni ( ecco perchè il toponimo in quel tratto era denominato Via della Tintoria).

Dunque  la fabbrica del Tannino era il crocevia per portarsi fuori comune verso Scarperia. La fabbrica era stata costruita in cemento armato negli anni ’30 del ‘900, e vi veniva lavorato il tannino. Per dovere di cronaca il “tannino” è una classe di composti contenuti in diverse piante con proprietà analoghe a quelle dell’acido tannico, solubili in acqua, di sapore astringente, capaci di precipitare i sali dei metalli pesanti, gli alcaloidi e le proteine.

Per questo posseggono proprietà concianti per le pelli animali in quanto reagiscono col collagene e con le altre proteine rendendo il prodotto non putrescibile. Trovano inoltre impiego nella tintura e nella stampa dei tessuti, nella preparazione di lacche e inchiostri, nella chiarificazione del vino, della birra e dei succhi di frutta etc, etc. “Il Tannino confinava con la vicina Soterna e come si nota in una  immagine fotografica a corredo, erano ubicate diverse abitazioni costruite in legno, che nel tempo hanno ospitato molte famiglie borghigiane.

Una volta costruito l’Ospedale attiguo al Tannino, sorto il grande viale della Resistenza, abbattute le  piccole abitazioni popolari,  l’innalzamento di fabbriche, alberghi, laboratori, grandi e piccoli capannoni artigianali, industriali e commerciali, quel luogo è divenuto un punto nevralgico con un intenso ed asfissiante traffico veicolare. Restano le immagini d’epoca  dove si camminava a piedi, i ragazzini giocavano per strada, qualche motorino; tutto cambiò radicalmente fra gli anni  ‘70 e gli anni ’80 del ‘900. Il Tannino è ancora là, con la sua imponente ciminiera e la sua lugubre e gracchiante sirena, che la mattina alle 8 e la sera alle 18 richiamava l’entrata e l’uscita dal lavoro dei dipendenti.  

Foto 1: Una immagine del Tannino  negli anni ’30 del ‘900.

Foto 2: Borghigiani dal ritorno da una camminata con sullo sfondo il Tannino. Per non disperdere memoria i personaggi sono da sinistra  Gina Biagioni e i fratelli Giuseppe e  Ida Nencini. 

Foto 3: Ragazzini giocano sulla strada, sono i fratelli Andrea e Giacomo Dreoni; a destra due fidanzati sulla mitica “Vespa 175”. 

Foto 4: Ecco come dall’alto si presentava nel 1985 il bivio del Tannino. Il boom delle costruzioni avverrà negli anni ’90 del ‘900.  

Foto 5: Foto comparativa in questo novembre del 2021.  

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