Il Consiglio dell’Unione dei Comuni del Mugello affronta la questione della Tampon Tax, cioè l’imposta sui prodotti igienici femminili e del cosiddetto fenomeno della “povertà mestruale”, con una mozione del gruppo di Centrosinistra Democratici e Socialisti, firmata dalla consigliera Irene Pieroni e dalla capogruppo Stefania Ciardi e approvata all’unanimità.
A livello globale si è aperta una discussione sull’opportunità di questa imposta visto che attualmente in Italia gli assorbenti femminili sono sottoposti alla tassazione del 22%, l’aliquota iva massima, nonostante costituiscano un bene essenziale e non di lusso.
Oltre agli assorbenti femminili, anche i pannolini per bambini e gli altri ausili igienici per adulti sono tassati al 22% implicando costi considerevoli per le famiglie. Il consumo medio per bambino è stimato in circa 4,5 pannolini al giorno con una spesa annua che può arrivare fino a 2.200 euro l’anno per famiglia.
In Europa numerosi paesi hanno già ridotto l’aliquota su questi prodotti ed è opportuno e necessario che anche il nostro paese riconosca come beni primari i beni igienici femminili e proprio per il principio della parità fra i generi è giusto sollecitare il Governo e il Parlamento a prevedere un’immediata riduzione dell’aliquota per arrivare ad una totale detestazione dei beni essenziali alla salute e all’igiene per contrastare un fenomeno che crea povertà ma soprattutto disparità di genere la cui spesa grava ingiustamente su chi deve usarli.