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Comunità Energetiche e autoconsumo. Approvata la mozione di DicomanoCheVerrà

Affermano: "Basta con mere enunciazioni. Iniziamo a lavorare per il territorio"

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E’ stata approvata all’unanimità la Mozione presentata nel consiglio comunale di Dicomano che si è tenuto lo scorso 26 febbraio, dal gruppo DicomanoCheVerrà (Laura Barlotti, Marcello Certini, Cristina Ticci) sulle comunità energetiche e l’autoconsumo collettivo. Eccola spiegata ai lettori dallo stesso gruppo:

 “Dobbiamo smettere di parlare di energie rinnovabili solo con mere enunciazioni, solo perché green è molto di moda, senza mai dire che strada vogliamo prendere sia a livello di comune sia a livello di territorio, se non poi accogliere tout court mega interventi calati dall’alto” commenta la capogruppo Laura Barlotti. 

“Per questo la mozione presentata da Dicomanocheverrà pone al centro dell’attenzione il ruolo delle comunità energetiche e dell’autoconsumo collettivo, strumenti innovativi e vantaggiosi per gestire quella transizione energetica che le normative comunitarie e italiane ci impongono, tesa a ridurre le emissioni di gas serra entro il 2030 e riuscire a coprire il 30% dei consumi finali lordi con energia da fonti rinnovabili” spiega il comunicato di Dicomanocheverrà.

Strumenti, già da tempo utilizzati nel nord Italia, che consentono di far leva su un cambiamento culturale delle persone, che parte dal piccolo, dai piccoli impianti presenti in modo diffuso, e che ogni cittadino puo’ sentire piu’ vicino. 

Ma cosa sono le comunità energetiche? In parole semplici si tratta di associazioni di cittadini, attività commerciali o imprese, ma anche di enti pubblici come comuni, finalizzate alla produzione e alla condivisione di energia elettrica da fonti pulite. Mentre per autoconsumo collettivo si intende l’unione di cittadini o residenti dello stesso condominio o di edifici confinanti che producono, immagazzinano e consumano l’energia rinnovabile.

“Peraltro” continua Dicomanocheverrà “il decreto Milleproroghe, all’articolo 42bis, ha messo in atto una fase di avviamento, in cui sarà possibile installare impianti di autoproduzione di piccola taglia – massimo 200 kW”  E i vantaggi quali sono ? “I vantaggi” spiega Laura Barlotti “sono molteplici:

 

  • Vantaggi ambientali

Con un impianto di produzione, si riducono le emissioni di CO2 sfruttando l’energia prodotta da fonti rinnovabili.

  • Vantaggi sociali

Con l’autoproduzione di energia, si condivide l’energia tra gli stessi abitanti della comunità energetica.

  • Vantaggi economici

Le comunità energetiche garantiscono al Paese maggiore autosufficienza energetica. Il risparmio in bolletta è garantito: grazie all’autoproduzione e condivisione interna di energia i membri della comunità possono godere di notevoli vantaggi in termini di abbattimento dei costi in bolletta. Peraltro il Decreto Rilancio divenuto legge il 18 luglio 2020 ha esteso la possibilità di usufruire del Superbonus 110% anche per la realizzazione di comunità energetiche 

 

“Per questo” spiega ancora Dicomanocheverrà “abbiamo chiesto con la mozione che anche il comune di Dicomano si attivi per la promozione e l’informazione di questa possibilità nei confronti dei cittadini, e che allo stesso tempo possa anche aprirsi una discussione a livello di Unione dei Comuni,  al fine di poter finalmente iniziare a parlare in modo concreto e non solo con mere enunciazioni come è avvenuto fino a oggi, di energie rinnovabili

 

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