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Il sindaco Omoboni risponde alla madre che non farà fare lo screening: "Sconcerto"

In una lettera al nostro giornale la madre aveva espresso dubbi sull'opportunità dello screening

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Paolo Omoboni Paolo Omoboni © Fotocronache Germogli
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L'intervento del sindaco Omoboni in risposta alla lettera pubblicata da una madre sul nostro giornale (clicca qui):

"Ma se ora ci saranno dei positivi ci rimetteremo anche noi.."

Ho letto con sconcerto le parole scritte in una lettera, non firmata, che sta circolando sui social sul nostro progetto di screening anti Covid nelle scuole.
Sconcerto, sì. 
Perché di fronte ad un'opportunità gratuita di prevenzione e controllo e di salvaguardia della salute di tutti, si fa passare il messaggio che è meglio non sapere se ci sono positivi nelle scuole, perché rischiamo di andare in quarantena.
Quindi è meglio non sapere, non individuare possibili positivi asintomatici, meglio rischiare di trasmettere il contagio.
Io credo che questi ragionamenti non siano accettabili. La quarantena non è facile, lo dico anche per esperienza personale, ma serve per mettere in sicurezza i miei figli e i figli degli altri e tutte le persone che frequentiamo. 
Per fortuna in tanti state prenotando il tampone. Continuiamo così.
Se dopo 12 persone che hanno perso la vita nel nostro comune non abbiamo capito questo, non saremo migliori. Per nulla.

Precisiamo solo che la lettera di cui si parla non è firmata con nome e cognome perché la lettrice ci ha chiesto di rimanere anonima, ma che è comunque stata verificata dalla redazione. 

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Commenti 5
  • Mugelli Giampiero

    io ho 73 anni e una nipote alle elementari, per i bambini il covid19 non è tanto invasivo. Nonostante tutto per la scuola, come per tutti i cittadini non è stato fatto niente per contrastare questa ( diciamo pandemia) il perché è facile: abbiamo avuto personaggi che non hanno detto verità alle persone, hanno creato terrore e non hanno spiegato la realtà, le misure fatte prendere alle persone con attività non sono valse a niente. io è da settembre che dico: in qualunque ambiente al chiuso bastava mettere dei sanificatori dell'aria e tutti potevano lavorare. per lavori esterni regole serie fatte da persone serie e competenti: mascherine unificate e funzionali, posti allo stadio distanziati, come in autodromi e per tutte le attività. Coloro che non si attenevano alle regole: penale

    rispondi a Mugelli Giampiero
    lun 25 gennaio 2021 01:35
  • Lepri Benedetta

    La mia non vuole essere una precisa risposta ai precedenti commenti riguardo alla Signora , la quale ha deciso di non sottoporre il figlio allo screening antigenico .Credo semplicemente che l iniziativa da parte del Comune di Borgo SL dimostri grande sensibilita verso i ragazzi , la scuola ed i cittadini tutti.Un gesto di civilta vero e proprio .Sicuramente un grande impegno , anche economico, ma ovviamente necessario affinche i nostri bambini e i nostri ragazzi possano vivere la scuola in sicurezza e riappropiarsi della loro socialita un po perduta.

    rispondi a Lepri Benedetta
    ven 22 gennaio 2021 05:35
  • Emanuele

    Adesso la moda è stare dalla parte del virus se solo accenni a qualcosa che non è inerente al sistema sei un impostore cattivo ignorante negazionista......purtroppo le frustrazioni delle persone sono di gran lunga superiori al buon senso

    rispondi a Emanuele
    ven 22 gennaio 2021 03:37
  • CacciaAllUntore

    Da un articolo di stampa "professor Giuseppe Remuzzi, rettore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri: "Molti tamponi positivi hanno carica una virale bassissima, che può benissimo non essere contagiosa", ha confermato. "Quando noi diciamo che un tampone è positivo è importante qualificarlo per capire se è davvero positivo o se contiene del materiale Rna di un virus che c'è stato in passato e non è più in grado di infettare le persone". La carica virale e la concentrazione del virus, ha aggiunto Remuzzi, "sono veramente basse, tutti i microbiologi hanno questi dati, questo lo dobbiamo dire."

    rispondi a CacciaAllUntore
    ven 22 gennaio 2021 09:41
  • Anonimo per prudenza

    Quindi il test non è obbligatorio, ma chi non aderisce deve stare zitto e nascondersi nell'anonimato? Addirittura chi esercita il proprio diritto di libero arbitrio in materia di salute e inviolabilità del corpo umano, che ci è garantito dal Codice di Norimberga scritto dopo gli orrori del secolo scorso e dalle successive convenzioni sui diritti umani, rischia la reprimenda del potere politico e la pubblica berlina? Sapevo che chi dimentica gli errori e orrori del passato è condannato a riviverli, ma non pensavo che ne sarei stato testimone. La contagiosità degli asintomatici è praticamente nulla, gli unici che "potrebbero" in percentuale meno del 3% stando agli studi del San Matteo di Pavia confermato da altri studi in tutto il mondo, prudenza e buon senso si, fanatismo no.

    rispondi a Anonimo per prudenza
    ven 22 gennaio 2021 09:40