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La storia della famiglia genovese che perse due figlie sotto il bombardamento di Borgo

Lucia e Rosalba avevano 4 e 7 anni, morirono durante il bombardamento del 30 dicembre 1943, commemorato l'altro giorno

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Viale della Stazione dopo il bombardamento aereo del 30 dicembre 1943. L’abitazione dove era ospite la famiglia Magro era in alto a sinistra. Viale della Stazione dopo il bombardamento aereo del 30 dicembre 1943. L’abitazione dove era ospite la famiglia Magro era in alto a sinistra. © Archivio A.Giovannini
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Una commemorazione sotto tono la cerimonia del bombardamento aereo del 30 dicembre 1943, che causò la morte di 109 concittadini, fra cui una giovanissima pro-cugina dello scrivente di queste note, per le note restrizioni causate dal Covid 19, ma non per questo, dai pochi presenti, meno sentita.

Dopo la deposizione della corona d’alloro al Monumento alle Vittime Civile in piazza del Poggio e al Cippo al quadrivio di via Giotto Ulivi, le autorità civili e amministrative, le autorità militari e qualche componente delle associazioni combattentistiche e d’arma, hanno presenziato all’interno della Pieve di San Lorenzo alla Santa Messa celebrativa in memoria, accompagnata dalla musica e dai canti  del Trio della Camerata dè Bardi e del  “Semplicemene Coro”, celebrata dal pievano don Luciano Marchetti.

Una volta terminata la cerimonia religiosa, il sindaco Paolo Omoboni, l’assessore Cristina Becchi, il presidente del consiglio comunale Laura Taronna, hanno presenziato alla cerimonia di intitolazione della sala comunale alla memoria di Pietro Caiani (1881-1959), primo e unico sindaco socialista di Borgo San Lorenzo dal 1920 al 1922, che ha lasciato una traccia indelebile del suo operato. Lo hanno evidenziato i componenti del Comitato promotore (Anpi, Becchi, Margheri, Biagioni, Guidotti, Gasparrini) costituitosi per ricordare, con diverse manifestazioni ed eventi, il caro e indimenticabile “bubbolino”. Fra gli altri erano presenti alla cerimonia anche la nuora e due nipoti del vecchio sindaco borghigiano, ultimo democraticamente eletto, prima dell’avvento del fascismo.

In questo contesto vogliamo ricordare brevemente, una tragica parentesi, durante il bombardamento aereo, che colpì una famiglia genovese. Questa famigliola di cognome Magro, residente a Genova, città che era sottoposta a continui bombardamenti aerei, chiese di essere accolta da una famiglia amica (un componente era un funzionario dell’Ufficio del Registro), che abitava  in una villetta liberty nel viale della Stazione. Giunsero a Borgo San Lorenzo sollevati dal timore delle bombe, ma destino infame, trovarono la morte sotto le bombe le piccole figlie della famiglia Magro: Lucia di 4 anni e Rosalba di 7 anni. Un mesto e caro ricordo di queste due bambine. Ecco uno dei tanti tragici episodi che caratterizzarono quella carneficina.

In questo contesto, come abbiamo ricordato, nonostante l’avvio delle pratiche amministrative per ottenere la medaglia al Valor Civile al Gonfalone municipale, purtroppo ancora non c’è niente di nuovo, al contrario di tanti altri comuni che hanno ottenuto questa onorificenza ormai da molto tempo. Abbiamo sotto gli occhi  la lettera della Prefettura di Firenze datata gennaio 2018, dove si legge che “la proposta è ancora in attesa di essere sottoposta alle valutazioni della Commissione al Valor e al Merito Civile”. Sono passati 77 anni e i nostri morti, comprese le piccole Lucia e Rosalba Magro, sono ancora in attesa di essere valutati! Senza polemica alcuna lasciamo ai nostri lettori di trarne le loro deduzioni. Le foto sono state gentilmente concesse da Ilaria Ontanetti che ringraziamo. 
     

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