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Vicchio. La bella storia della casa del 'tedesco' diventa un libro

Wolfgang Schmidbauer nel 1966 acquistò una colonica abbandonata nelle campagne di Vicchio. Da allora la sua storia (giornalista, psicanalista e scrittore) si intreccia con quella della mezzadria che scompare...

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Wolfgang Schmidbauer Wolfgang Schmidbauer © OK!Mugello
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Nel 1966 una giovane coppia di tedeschi (Wolfgang, inizialmente giornalista, diventerà un importante psicanalista e scrittore), acquista una casa abbandonata, senza strada né allacciamenti, nella campagna sopra a Vicchio, in Mugello. Nei primi anni la coppia vi trascorre metà dell’anno, sistemandola da sé, per sperimentare in mezzo a una campagna ancora intatta una vita priva degli inganni del progresso: senza televisione, luce, strada, acqua corrente, come vivono ancora alcuni dei loro vicini, gli ultimi contadini a mezzadria.

La campagna attorno alla casa nel giro di pochi anni viene però abbandonata, gli ultimi mezzadri scompaiono, o per anzianità o perché convertiti a un’agricoltura più moderna. La coppia resiste, e anche quando la vita, con la nascita di due bambine e l’inizio per lui dell’attività di psicanalista e docente, li costringe a trascorrere molto più tempo in Germania, il legame con la casa in Mugello non si allenta. Ogni anno vi trascorrono lunghi periodi, lottando per conservarla contro l’azione combinata dell’acqua, dei rovi, dei pruni e del bosco, che vorrebbero divorarla.

Il libro-diario di due decenni esce nel 1990: ottiene vasta risonanza in Germania, e se ne sparge notizia anche in paese. “Il tedesco” diventa “quello che ha scritto il libro”. Ora il libro esce in italiano grazie alla casa editrice Motaonda (con sede a San Godenzo), per i tanti “nipotini” che hanno seguito il “migrante” che per primo ha riabitato il Mugello, scegliendolo come terra d’elezione e di speranza. In un’appendice recente l’autore aggiorna la storia del suo lungo matrimonio con la casa nel bosco, durato più di cinquant’anni.

La conoscenza diretta, la curiosità e l’interesse per la scoperta di un mondo in via di scomparsa si riflettono nei dialoghi con i vicchiesi realmente conosciuti, mentre il racconto della vita nel bosco si mescola a riflessioni sul mondo contadino, sulla società contemporanea, proseguendo in maniera ideale i diari di D.H. Thoreau sulla Wilderness, in un Mugello che, nell’era della transizione dalla mezzadria al postmoderno, vede una Natura forte, che torna a essere selvaggia.

Wolfgang Schmidbauer (1941, Monaco di Baviera) è conosciuto nei paesi di lingua tedesca come scrittore e psicanalista. È autore di innumerevoli articoli e di una quarantina di libri tradotti in diverse lingue. Nel 1968 conclude il dottorato in psicologia con una dissertazione su mito e psicologia. Inizia a lavorare come giornalista scientifico e solo in seguito, già noto come autore di saggi e di opere divulgative e narrative, si dedica alla professione di psicanalista. È stato co-fondatore dell’Institut für analytische Gruppendinamik, docente e formatore.

Ha vissuto buona parte della sua vita in Italia, che ha iniziato a frequentare da adolescente. Nel 1966 acquista una vecchia colonica nelle campagne sopra a Vicchio, e legandosi a quella casa e a quel terreno inizia una sorta di matrimonio, mai celebrato ma intensamente vissuto, col Mugello, un rapporto che dura da ormai più di cinquant’anni.

Wolfgang Schmidbauer
Una casa in Toscana
Viaggi in una terra perduta
Edizioni Motaonda

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