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Max Mugelli torna veloce e competitivo a Vallelunga. Cronaca e foto

Peccato per un incidente che lo ha visto vittima incolpevole in Gara 2

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Max Mugelli in gara Max Mugelli in gara © N.c.
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Dopo le prime gara in cui Max Mugelli non aveva brillato (per numerosi motivi indipendenti dalla sua volontà), a Vallelunga il pilota toscano ha dimostrato ancora una volta il suo talento, in particolare modo in gara due dove il podio sarebbe stato ampiamente alla sua portata. Il weekend romano inizia bene per Mugelli che sin dalle prove libere (terzo tempo assoluto in pl1) dimostra di essere in palla, nonostante rispetto agli avversari non abbia potuto disputare la sessione di test la settimana precedente. Bene anche le qualifiche, con Mugelli che centra il suo obbiettivo dichiarato alla vigilia e con il sesto posto entra nella top 8 (e data l’inversione della griglia in gara 2 questo gli assicura la terza posizione di partenza).

Gara 1 si conclude invece anzitempo a causa di una violenta uscita di pista della Seat di Scalvini a circa dieci minuti dalla fine (macchina semidistrutta ma per fortuna nessuna conseguenza fisica per il pilota).

Impossibile però per i commissari rimettere in sesto le barriere di protezione fortemente danneggiate dall’impatto, per cui viene esposta la bandiera rossa quando tutti i concorrenti erano da qualche giro in fila dietro la safety car.

Max, con una macchina difficile da guidare sul veloce, taglia dunque il traguardo in ottava posizione dietro la safety car.

In gara 2 cambia la musica: Max ritrova il feeling con la vettura e dimostra di essere il più veloce in pista. Mugelli in partenza conferma la terza posizione e da subito si incolla agli scarichi del compagno di squadra Guidetti. In più di una occasione il pilota toscano, che aveva un passo decisamente più veloce e che avrebbe potuto puntare all’inseguimento del capofila Stefanovski su Hyundai, tenta più volte con correttezza il sorpasso, ma gli viene bloccata la strada.

Poi purtroppo il colpo di scena: Eric Brigliadori, vincitore di gara1, in frenata perde il controllo della sua Audi e nel tentativo di superare un avversario centra l’incolpevole Mugelli spedendolo in testacoda. Max si ritrova nella retrovie e inizia una furiosa rimonta che lo porta nella top ten, ma a circa 7 minuti dalla fine cede il pneumatico anteriore sinistro e Max è costretto a parcheggiare la vettura nelle vie di fuga.

Magra consolazione il fatto che il giovanissimo pilota dell’Audi (che si scuserà con Max per il tamponamento causato) venga poi penalizzato con 25 secondi dalla direzione gara.

Max Mugelli:

“Soddisfatto della mia prestazione, di certo non soddisfatto del risultato e deluso dall’atteggiamento del mio compagno di squadra in gara 2. Posso riassumere così il mio weekend romano. Non avevo avuto la possibilità di disputare la sessione di test della settimana precedente come altri avversari, sapevo che probabilmente il feeling ottimale con la vettura sarebbe arrivato girando, ed ero felicemente sorpreso dell’ottimo terzo tempo nelle libere 1 con ben 26 vetture in pista.

Nelle qualifiche con il sesto tempo avevo raggiunto l’obbiettivo dichiarato di entrare nei primi otto. In gara 1, pur dando il massimo, non avevo un ottimo feeling con il set up della vettura, tanto che non sono stato in grado di lottare per le posizioni di testa e mi sono dovuto accontentare dell’ottavo posto.

In gara 2 invece abbiamo fatto qualche modifica che ci ha permesso di essere molto più competitivi: sono sceso in pista determinato a lottare per vincere e tutti hanno potuto vedere quanto fossi veloce. In partenza, nonostante una esitazione allo spegnimento dei semafori, ho conservato la terza posizione e mi sono incollato agli scarichi del mio compagno di squadra Guidetti, di cui ero sensibilmente più veloce.

Prima della gara avevamo parlato nel Motorhome e stabilito che chi fosse stato più veloce dell’altro avrebbe dovuto stare davanti e tirare il compagno, in modo da raggiungere un buon risultato di squadra. Guidetti invece ha chiuso tutte le traiettorie, rallentandomi e facendo in modo che gli avversari dietro di me si facessero sotto. In quel contesto Brigliadori (in quel momento in quinta posizione) sbaglia totalmente la frenata al tornate della Soratte e mi centra in pieno nel posteriore sinistro, facendomi andare in testacoda.

Anziché lottare per la vittoria e tentare di raggiungere la Hyundai che occupava in quel momento la prima posizione, mi sono ritrovato nelle retrovie. Ho iniziato una furiosa rimonta ritornando nella top ten fino a quando il pneumatico anteriore sinistro ha ceduto, per fortuna in un punto della pista con ampie vie di fuga.

Rientrato furioso nel paddock, mi ha fatto piacere ricevere a fine gara le scuse di Brigliadori davanti a tutti: è un ragazzino giovane che ha capito di avere sbagliato e commesso un grosso errore di valutazione. Era sincero e da pilota esperto ho accettato le sue scuse, perdonandolo.

Trovo invece meno comprensibile l’atteggiamento del mio compagno di squadra Guidetti, soprattutto dopo averne parlato prima della partenza. In gara 2 ero decisamente più veloce di lui: se mi avesse fatto passare senza ostacolarmi, sarei andato a caccia della prima posizione e lo avrei “tirato”. Così invece abbiamo perso tempo entrambi e poi è successo quello che è successo.

Però in gara 2 mi sono finalmente divertito a guidare una macchina all’altezza e ho potuto dimostrare nuovamente il mio livello di competitività. Spiace solo di non aver concretizzato la mia velocità e non avere raccolto quel podio che viste le mie prestazioni in pista era ampiamente alla mia portata”.

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